Renzi a caccia di parlamentari azzurri: “Forza Italia non digerisce i sovranisti”. E Conte trema
La campagna acquisti di Matteo Renzi è appena iniziata. Porte spalancate ai forzisti sempre più a disagio nel partito di Berlusconi. Ridotto a un misero 5 per cento. A cominciare da Mara Carfagna. Che in queste ore, proprio all’indomani di un incontro con il Cavaliere, dice di considerare “suggestiva” l’ipotesi di “Forza Italia Viva”
Renzi a caccia dei delusi di Forza Italia
«Ci sono parlamentari di Forza Italia molto seri che stanno riflettendo cosa fare. E mi auguro che già nei prossimi giorni possano aderire a gruppi di Italia Viva», dice l’ex segretario. Il guanto di sfida a Conte è lanciato. Renzi cita la vicepresidente azzurra della Camera che da mesi denuncia la sudditanza psicologica da Salvini e pensa a nuovi lidi. «Ci sono poi persone che stimiamo come Mara Carfagna a cui non tiriamo la giacchetta. Noi andremo a fare una cosa nuova. Che sarà rivoluzionaria per la politica. Più persone ci saranno meglio sarà». L’opa su Forza Italia è lanciata. Alla Leopolda era stato chiaro: «A chi crede che c’è spazio per un’area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta».
«Il centrodestra non è quello di Salvini»
«Una parte significativa del mondo che ha creduto nei valori di Fi non si riconoscerà comunque in Matteo Salvini, anche se lui tenterà una svolta moderata che io mi auguro per il Paese, non riuscirà mai a rappresentare quel mondo». Renzi parla apertamente a quella parte di Fi «che non sta nel disegno sovranista, anche se annacquato». Les avances sono scoperte: strizza l’occhio agli azzurri che non «si sentono a casa quando ci si astiene sulla Commissione Segre. E quando a Piazza del Popolo marcia Casa Pound. La casa della libertà non può essere CasaPound».
Il governo Conte balla sui carboni ardenti
Il governo già balla sotto l’onda del nuovo partito nato dalla scissione a Pd di Zingaretti. La promessa di futuri terremoti è un chiaro avvertimento alla maggioranza Pd-5Stelle. L’obiettivo è «lasciarsi contaminare, non essere il partitino di Renzi, che comunque è in doppia cifra». «Se io leggessi i giornali – scherza – non mi voterei. La realtà è un’altra, è in atto un grande cambiamento nella politica italiana. E sta provocando scossoni più di quello che sembra. Questo si vedrà nei prossimi mesi». Il disegno è chiaro: un ribaltone per disarcionare Conte e magari dare vita a un “governo Draghi”.
A destra qualcosa si muoverà
Guarda al centro, corteggia gli azzurri con il mal di pancia e parla di un riposizionamento della destra. «Salvini che è intelligente se ne è accorto. Per questo ha fatto bene ad andare da Liliana Segre (notizia poi smenita). Ha fatto bene a dire che voterà Mario Draghi e che l’Europa è irreversibile». Se la Lega abbassa i toni estremisti potrebbe succedere di tutto. «Vedrete che a destra qualcosa si muoverà, noi cresceremo molto. Sanno perfettamente che qui c’è un popolo, c’è e crescerà». Il governo giallorosso è avvisato.