Renzi va ospite in Francia dai rivali delle aziende italiane
Lo scorso 19 giugno l’ex premier Matteo Renzi è stato ospite in qualità di oratore di un convegno organizzato da Altran Group, multinazionale francese di consulenza operante in vari settori dell’ingegneria e della Difesa, rivale delle aziende italiane, recentemente acquisita da Capgemini per per 3,6 miliardi di euro, leader mondiale nella trasformazione digitale.
A rivelarlo è Il Fatto Quotidiano, che sottolinea come i soldi non siano transitati sui conti dell’ex premier ma siano finiti a un’associazione culturale. Renzi è stato “ingaggiato” per un convegno svoltosi lo il 19 giugno scorso all’Air Show di Parigi, il Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourge, una delle manifestazioni internazionali più importanti di presentazione di materiali aeronautici e spaziali.
Renzi, spiega Il Fatto Quotidiano, è intervenuto al dibattito su tecnologia e geopolitica nel padiglione per le conferenze degli stessi francesi di Altran Group con la moderatrice Annalisa Chirico. Renzi fa sapere al Fatto che non ha ricevuto denaro da Altran Group, ma che l’evento era gestito da un’associazione culturale che porta il nome di Giovanni Spadolini, più volte ministro e leader del Partito repubblicano. Il professor Cosimo Ceccuti, rappresentante dell’omonima Fondazione, ha smentito ogni legame con l’evento. L’azienda francese ha confermato la ricostruzione del giornale di Travaglio e spiega: “Altran gli ha proposto, in quanto ex primo ministro, una discussione su ‘dieci domande su questioni globali: i dieci maggiori rischi in campo tecnologico e geopolitico nel 2020”. Altran Group avrebbe pagato un gettone una tantum all’associazione che ha gestito la partecipazione di Renzi allo stand della multinazionale francese.
Ignoto il compenso pattuito. Il leader di Italia Viva spiega di non aver mai ricevuto soldi da aziende, ma sempre – come avvenuto in oltre 50 occasioni in giro per il mondo – da agenzie specializzate o associazioni che organizzano convegni e incontri di questo tipo. Nulla di illegale o illecito, ovviamente, ma politicamente la notizia è rilevante. Nel novembre 2017, il governo Gentiloni aveva applicato la normativa del golden power – i poteri speciali che il governo può esercitare per tutelare l’interesse nazionale in operazioni economiche e finanziarie svolte in settori strategici – nei confronti del gruppo francese che ha ospitato Renzi. Come riporta Formiche, nella “Relazione al Parlamento in materia di esercizio dei poteri speciali” presentata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo gialloverde Giancarlo Giorgetti, tra i casi di opposizione all’acquisizione di una società, c’è quello che riguardava l’operazione avanzata dalla francese Altran su Next Ingegneria dei Sistemi. Dopo aver acquisito “ulteriori elementi informativi e integrativi”, è arrivata la proposta di opposizione all’acquisto in ragione dell’attività svolta da Next, “in cui rientrano rapporti contrattuali di natura classificata e a carattere strategico per il sistema di difesa e sicurezza nazionale oggetto di protezione”, sottolinea la relazione.
Altran aveva annunciato il 28 luglio 2017 l’acquisizione di Next Ingegneria dei Sistemi, società di embedded software con sede in Italia che offre ai propri clienti prodotti e servizi software avanzati. L’azienda serve principalmente le industrie del settore aerospazio, difesa e ferroviario. Nel portafoglio clienti di Next spiccano operatori chiave del settore come Leonardo, Telespazio, Thales Alenia Space e Bombardier Transportation. Il governo ha poi bloccato l’acquisizione affidandosi alla normativa sul golden power.
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