Non solo Boschi. Anche Fico sta zitto sulla deputata che ha assunto un mafioso
Fico stavolta si è imbavagliato da solo. Neanche lui dice una parola sul gravissimo caso della deputata eletta con Leu e ora con Renzi, Giusy Occhionero.
Il presidente della Camera non solo non pronuncia una parola su una parlamentare che aveva assunto un signore che ora è in galera in Sicilia con l’accusa di essere mafioso, Antonello Nicosia; ma tace anche su altro.
“I controlli li faccia la Camera”
Uscita dall’interrogatorio con i magistrati di Palermo, la Occhionero ha sibilato: “Non dovevo controllare io i precedenti penali di Nicosia”, condannato a dieci anni per droga, le hanno rinfacciato i pm. “Lo deve fare la Camera, non io”.
E Fico incassa. Non si ha notizia di una sua reazione. In pratica a Montecitorio può entrare chiunque, guadagnare quattrini, basta che sia dipendente di un deputato. Se poi è un delinquente non si capisce chi debba bloccarne le attività all’interno della Camera dei Deputati.
Fico non si indigna
Non si indigna il Presidente. Non dice una parola la nuova capogruppo della Occhionero, Maria Elena Boschi, ieri vanamente inseguita dal Secolo d’Italia.
Stanno zitti su di lei – bofonchiano qualcosa solo su Nicosia – i Cinquestelle. Il Pd manco a parlarne. Leu ovviamente fischia per aria.
Eppure, raccontano i media, i contatti tra la deputata e l’assistente mafioso sono proseguiti fino a poco tempo fa. Ci sono persino messaggi che parlano, quelli vocali, ma tutto tace.
Lasci il Parlamento
Per dignità, la Occhionero dovrebbe lasciare il Parlamento, perché tanta superficialità è inaccettabile. Come si fa a tollerare che una onorevole si sia comportata come lei? Ha assunto Nicosia, ha capito di chi si trattava, non lo ha denunciato e anzi continuava a mantenere rapporti con lui. Tante conversazioni che ora sono all’attenzione dei magistrati.
Onorevole Occhionero, è sicura che questo sia il suo mestiere? Certo, si può anche confidare nell’omertà dei suoi compagni di partito e di coalizione. Ma non dura, glielo possiamo garantire.