Nel paese di Luigi Di Maio in 12mila incassano il reddito di cittadinanza
Nel paese d’origine di Luigi Di Maio, Pomigliano d’Arco, sono ben 12mila i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza, ideato proprio dal Movimento 5 Stelle.
Eppure, secondo le testimonianze raccolte dalla Stampa, che ha svelato la vicenda, i percettori del reddito sembrano essere insoddisfatti, dato che avrebbero voluto lavorare ma, a sei mesi dall’invio della domanda per il denaro, nessuno di loro ha ancora ricevuto offerte di lavoro. A Pomigliano, inoltre, risiede lo stabilimento Fiat-Alfa Romeo, che per il 2020 prevede, come ricorda Libero, l’occupazione di circa 4.500 lavoratori. Ma, nonostante questo, i cittadini sono ancora senza lavoro.
Così, il primo bilancio statistico sul provvedimento sembra risultare negativo. A settembre, l’Inps aveva accolto circa 960mila domande per il reddito di cittadinanza, su 1.460.463 presentate. Di tutti coloro che hanno ricevuto il denaro, solamente 704mila sarebbero quelli che hanno potrebbero realmente trovare un impego.
Il reddito sembrerebbe essere arrivato in anticipo, rispetto alla creazione di posti di lavoro e di una riforma adeguata ricolta ai centri per l’impiego. Inoltre, c’è anche chi avrebbe percepito il reddito senza averne diritto. Il governatore della Campania De Luca, ha infatti spiegato: “100mila famiglie non avevano diritto al reddito di cittadinanza, quindi che succede? Ci voleva tanto a capire che se paghi 6 mesi a gente che non ha diritto, dopo quei soldi non li recuperi neanche se fai un miracolo? È successo quello che avevamo detto, cioè che i controlli li devi fare prima e non dopo”. In alcune occasioni poi il reddito sarebbe servito “a pagare la manovalanza della camorra, a far scansare il lavoro stagionale, ad avere un incentivo a fare il doppio lavoro”.
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