Cassano d’Adda, liberiano non vuole pagare e pesta il negoziante

Violenta aggressione a Cassano d’Adda (Milano), dove un negoziante è stato preso a calci ed a pugni da un cittadino straniero intenzionato ad andarsene con la merce senza pagare.

L’episodio durante il pomeriggio dello scorso mercoledì in via Verdi, pieno centro cittadino. Entrato in un minimarket appartenente ad un 31enne pakistano, l’uomo ha fatto ampia scorta di pane ed altri generi alimentari, per poi avviarsi con tutta tranquillità verso l’uscita.

Immediata la reazione del titolare del negozio, che ha ovviamente tentato di fermare il ladro per costringerlo a pagare o a riconsegnare la merce. Colto sul fatto, il soggetto ha reagito con estrema violenza, aggredendo l’esercente. Dopo averlo schiaffeggiato e riempito di pugni, ha nuovamente tentato di allontanarsi, ma il pakistano gli è corso dietro.

Per strada la seconda aggressione.

Deciso a farla franca ed a scappare con il bottino, il ladro ha attaccato ancora una volta il 31enne, massacrandolo di colpi. Il violento pestaggio è avvenuto sotto lo sguardo di numerosi passanti, che si sono affrettati a contattare le forze dell’ordine locali.

Sul posto sono accorsi i carabinieri del nucleo radiomobile di Cassano d’Adda, seguiti da un’ambulanza del 118. All’arrivo dei militari, il responsabile era già riuscito a dileguarsi, motivo per cui sono state subito avviate le ricerche.

Liberiano non vuole pagare la merce e pesta il titolare: aggressione a Cassano d’Adda
Pubblica sul tuo sito
Accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Melzo, il pakistano, che era stato trovato tramortito a terra dai soccorritori, ha ricevuto le cure del caso. Per lui una prognosi di 6 giorni.

Grazie alle informazioni fornite dalla vittima e da alcuni testimoni, i carabinieri sono riusciti in breve tempo ad identificare e rintracciare l’aggressore. Raggiunto nella propria abitazione, lo straniero, risultato essere un 34enne liberiano, è stato arrestato con l’accusa di rapina e lesioni personali.

Trasportato a Milano, dove è stato sottoposto a giudizio direttissimo, si trova ora dietro le sbarre della casa circondariale di San Vittore.

Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.