Yemen, annegati 160 migranti. Ma Ong e sinistra non possono accusare Salvini: questi morti non se li fila nessuno
Nel quasi silenzio dei media di regime, nello Yemen sono affogati 160 migranti etiopi e somali dopo il naufragio di un barcone. Ma questa volta non si puรฒ accusare il ministro Salvini o i libici, in quel tratto di mare non ci sono Ong e videocamere per filmare i cadaveri in acqua. Questi morti non se li fila nessuno, niente indignazione sui social, niente magliette rosse o mani verniciate di rosso, Boldrini e Saviano zittรฌ.
Eccole, le ipocrisie delle Ong. Pronte a puntare il dito contro il governo italiano e Matteo Salvini, dandogli addirittura dellโassassino, ma ancora piรน pronte a tacere sulle stragi di migranti che non avvengono tra Libia e Sicilia e sulle condizioni vergognose in cui sono costretti a vivere nel โporto sicuroโ della Grecia, giudicato tale a differenza di quelli italiani.
Come sottolinea Fausto Biloslavo sul Giornale, 160 disperati, somali ed etiopi, sono rimasti vittime di un naufragio di fronte allo Yemen e non รจ ancora chiaro quanti di loro siano annegati. Nessuna nave Ong, nessuna videocamera, nessuna indignazione su Twitter. Purtroppo per gli uomini di Open Arms, SeeWatch e compagnia la Lega non cโentra e dunque non vale la pena concentrarsi su quella parte geografica, come se lโemergenza umanitaria non sia la medesima. โOltre 7mila migranti, per lo piรน poverissimi, intraprendono questo viaggio della morte ogni meseโ, ha denunciato Mohammed Abdiker, dellโagenzia dellโOnusullโimmigrazione. Nel silenzio generale dei volontari no borders.
Intanto nel โporto sicuroโ della Grecia, secondo Medici senza frontiere 8mila migranti affollano il campo di Moria, sullโisola di Lesbo che ha spazio solo per tremila. Si parla di โcaos, scontri e disordini costantiโ e โepisodi di violenze sessualiโ. Quei migranti partono dalla Turchia (pagata profumatamente dallโUnione europea per โfiltrarliโ) e, che strano, nessuno fiata.