Zingaretti, avviso di sfratto al governo: “Mantenga impegni, se no voto”

“Non voglio che questo governo cada. Voglio che mantenga gli impegni con gli italiani. E se non realizza quello che ha detto di voler realizzare, meglio andare a votare”.

È con queste parole che il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, traccia i possibili scenari futuri del governo giallorosso. Non escludendo una sua caduta, anche a breve.

Ospite di “Circo Massimo”, su Radio Capital, il governatore del Lazio parte per forza di cose dalla sonora sconfitta alle Regionali umbre che mette a repentaglio l’ipotesi di un’alleanza strutturata con il Movimento 5 Stelle. “Abbiamo perso perché c’era l’accordo con i pentastellati? Reagisco quando si batte su teoremi falsi”, la piccata risposta di Zingaretti alle accuse di Matteo Renzi e altri. “È vero – ammette il leader dem – che il progetto ha perso, ma se non ci fosse stato sarebbe stato molto peggio”, difendendo così la sua scelta di correre con Di Maio.

Ed è proprio al capo politico 5S – e alle altre forze della maggioranza – che Zingaretti si rivolge con un appello inequivocabile: “Non voglio che questo governo cada. Voglio che mantenga gli impegni con gli italiani. E se non realizza quello che ha detto di voler realizzare questo governo non ce la fa. Quindi meglio votare”. Dunque, per la prima volta, il segretario dei democrat apre all’ipotesi elezioni anticipate. Scenario chiesto con sempre maggiore insistenza dal centrodestra, specialmente dopo la disfatta della sinistra alle elezioni in Umbria. Succederà anche in Emilia-Romagna? Zingaretti dice di no. “In Emilia vinceremo”, la sicumera del segretario dem. Che aggiunge: “E il candidato sarà Stefano Bonaccini. Se i 5 stelle lo sosterranno? Decideranno loro”, dando l’idea di voler scaricare in toto sui 5 Stelle, in dubbio se correre da soli o in coalizione con il Pd, il peso di un’eventuale sconfitta.

A differenza del Movimento, fa intendere Zingaretti, i dem saranno sempre leali. “Sostegno a questo governo ma non per vivacchiare, per giocare o per le poltrone. Il Pd sarà la forza più unitaria e più chiara sugli obiettivi”. Insomma, si va avanti. A dispetto delle quotidiane accuse del centrodestra al governo di voler tirare a campare per paura delle urne. In Umbria, Salvini ha stravinto. Per Zingaretti, il segretario del Carroccio “è il migliore nel rappresentare i problemi nelle piazze e il peggiore nel risolverli. La classe politica della sinistra deve dimostrare di essere migliore in questo”. Ma all’opposizione il leader dem riconosce un’invidiabile unità di intenti. “Credo si sia sottovalutato troppo quello che è avvenuto a piazza San Giovanni, a destra, dove forze politiche pur in ascesa hanno deciso di unirsi e combattere insieme. Se si ritrovasse questo spirito già cambierebbe le cose”.

Quirinale: “Se cade il governo si vota”
Altrimenti, ha fatto intendere Zingaretti, meglio il voto. Il segretario del Pd non è il solo a valutare l’ipotesi di andare alle urne. In caso di caduta del Conte-bis, le elezioni sarebbero inevitabili. A pensarlo anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Dal Quirinale filtra l’indiscrezione per cui non sono possibili “formule politiche ulteriori”. Insomma, niente Conte-ter. Figuriamoci un governo tecnico. Come nota Repubblica, la fine anticipata della legislatura farebbe slittare il voto sulla legge che taglia i parlamentari. In ogni caso, nessuna crisi è ammessa prima dell’approvazione della manovra, giudicata dal Capo dello Stato “una priorità assoluta”. Una volta pubblicata la Legge di bilancio in manovra, allora, tutto può succedere. E il voto sarebbe inesorabile.

il giornale.it

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