Firenze, 19enne morta in discoteca: indagati il pusher, un amico e il legale rappresentante del locale
È morta a 19 anni, di fronte ai suoi amici, mentre passava una serata in discoteca. E probabilmente a causare il suo decesso, un mix (letale) di alcol e droga.
In queste ore, la procura di Firenze ha iscritto tre persone nel registro degli indagati per la morte per overdose di Erika Lucchesi, la studentessa di Livorno deceduta domenica mattina, poco prima dell’alba, nella discoteca Mind Club, ex Jaiss, di Sovigliana di Vinci, tempio della musica techno tra gli anni ’80 e gli anni ’90.
Tra gli indagati risultano il legale rappresentante del locale notturno, lo spacciatore che avrebbe ceduto la droga alla giovane e un suo amico, coetaneo e residente nella stessa città della ragazza. I reati per cui la procura intende procedere sono quelli di cessione di stupefacenti e morte in conseguenza di un altro reato, cioè lo spaccio di droga. Al legale rappresentante della discoteca, la procura contesta di non aver impedito ciò che sarebbe stata giuridicamente obbligata a evitare per la sua qualifica, ovvero lo scambio di sostanze negli ambienti della discoteca.
Secondo l’ipotesi degli investigatori, che potrebbe essere confermata o meno dai risultati dell’autopsia sul corpo della 19enne, infatti, a causare la sua morte potrebbe essere stata l’assunzione di alcol e sostante sintetiche, come l’ecstasy. Il conferimento dell’incarico per l’autopsia, che si svolgerà all’istituto di medicina legale dell’ospedale fiorentino di Careggi, sarà dato nelle prossime ore dal pubblico ministero titolare del fascicolo, Fabio Di Vizio.
Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, la ragazza, in compagnia di diversi amici, avrebbe consumato quattro pasticche della sostanza sintetica, in parte comprate già a Livorno prima di salire sul treno per Empoli, la prima tappa per raggiungere nella serata di sabato sera la discoteca Mind Club. Non è ancora stato escluso che altre pasticche siano state acquistate all’interno del locale. I carabinieri del nucleo investigativo che conducono l’indagine sono risaliti all’identità del presunto spacciatore, che al momento, però, risulta irreperibile.
il giornale.it