L’sms di Renzi che gela Conte: “Ho fatto cadere Letta con 10 deputati…”
Incassato il sì della maggioranza sulla legge di bilancio, ora il premier Giuseppe Conte sembrerebbe poter dormire sonni tranquilli.
In realtà non è così. Infatti, la stabilità dell’esecutivo potrebbe essere minacciata dalle grandi manovre del terzo azionista – per numero di parlamentari – del governo: Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio, fin dal giorno del suo secondo insediamento a Palazzo Chigi, sa di potersi fidare fino a un certo punto del leader di Italia Viva. Il quale, 15 giorni dopo la partenza del “Bisconte”, aveva pensato bene di lasciare il Pd per mettersi in proprio.
Una mossa pensata e voluta per far pesare i suoi voti, pochi e per questo motivo molto pesanti. Decisivi. Al Senato, Renzi dispone di 15 fedelissimi, più che sufficienti – volendo – per mandare a casa Conte.
Il premier, dall’alto della sua esperienza, sa benissimo di non potersi fidare di Renzi. I rapporti tesi tra Conte e il leader di Italia Viva sono testimoniati dall’infinito tira e molla sulla legge di bilancio. I due leader erano divisi su tutto, in particolare su quota 100 – intoccabile per Conte, da cancellare per Renzi – e l’inasprimento delle pene contro gli evasori fiscali (una priorità per il premier, una battaglia giustizialista per il fondatore di Italia Viva).
Alla fine, il premier ha avuto la meglio. Per ora. Perché l’ex sindaco di Firenze, ringalluzzito dal duello tv con Matteo Salvini, è tornato di buon umore. E quando è su di giri, da lui ci si può aspettare di tutto. Soprattutto quando invita gli amici a “stare sereno”. Era successo al povero Enrico Letta, detronizzato da un giorno all’altro dall’inquilino di Palazzo Vecchio per trasferirsi negli uffici di Palazzo Chigi.
Stavolta Renzi è andato dritto al punto, facendo presagire il ritiro della fiducia al governo. Come rivela La Stampa, il senatore fiorentino avrebbe spedito a un parlamentare grillino un messaggino eloquente, nel contenuto e nei toni. “Ti ricordo che ho fatto cadere Letta con 10 deputati…“. Come a dire che la sopravvivenza del Conte-bis dipende esclusivamente dal buon cuore di Renzi. Pronto a tutto pur di tornare sulla cresta dell’onda.
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