Perugia, marocchino pesta moglie in strada: intervengono i passanti
Choc a Perugia, dove un cittadino straniero non ha esitato a prendere a calci la moglie dinazi agli occhi delle numerose persone che si trovavano a transitare in via Mazzini.
L’episodio lo scorso giovedì, intorno alle 13:00, quando l’extracomunitario ha aggredito la consorte in mezzo alla strada, senza curarsi della presenza dei tre figli piccoli, uno dei quali da lui portato sulla schiena tramite un marsupio.
Ignote le ragioni che hanno spinto lo straniero, un marocchino, a commettere una simile violenza. I testimoni raccontano di averlo visto improvvisamente scattare verso la compagna e cominciare a prenderla a calci. Alcuni hanno cercato di soccorrere la donna, un’italiana, ma sono stati spintonati e minacciati dal furioso soggetto. Fra questi anche un avvocato, assalito a sua volta dal nordafricano, che avrebbe addirittura tentato di picchiarlo. Per nulla intimorito, il legale ha contattato i carabinieri per richiedere il loro immediato intervento. Provvidenziale la presenza di una pattuglia dell’Esercito che stava presidiando l’ingresso del vicino tribunale civile. Allertati da alcuni cittadini, i militari sono accorsi per immobilizzare il magrebino e tenerlo sotto controllo fino all’arrivo degli uomini dell’Arma. Marocchino pesta moglie in strada, intervengono passanti: vittima nega l’aggressionePubblica sul tuo sito
Quando i carabinieri hanno raggiunto la zona hanno trovato ad attenderli un piccolo capannelo di persone, fra cui anche sbandati e senza tetto decisi a prendere le difese dello straniero. Secondo quanto riferito da “PerugiaToday”, una donna in compagnia di un altro nordafricano avrebbe addirittura tentato di convincere i testimoni a restare in silenzio, parlando di possibili ritorsioni.
Interrogata sui fatti, la stessa vittima ha cercato di difendere il compagno sminuendo l’accaduto, ma le sue parole non hanno convinto i militari. L’aggressione, infatti, è stata confermata e denunciata da almeno tre testimoni oculari.
Lo straniero è stato dunque identificato. Eventuali provvedimenti penali presi nei suoi confronti non sono ancora stati resi noti.
il giornale.it