Fatture false, condannati i Renzi
Un anno e nove mesi. È questa la condanna inflitta in primo grado a Tiziano Renzi e Laura Bovoli nel processo di per le fatture false
Con i genitori dell’ex premier è stato condannato anche l’imprenditore Luigi Dagostino a due anni. Sostanzialmente è stata accolta la richiesta del pm Christine Von Borries che che aveva chiesto per Tiziano Renzi e la moglie una condanna a un anno e nove mesi e una condanna a due anni per Dagostino. Il verdetto in primo grado è arrivato dopo un processo che riguarda il fallimento di tre cooperative. Lo scorso marzo gli imputati erano stati arrestati e tenuti ai domiciliari. Le fatture che sono al centro dell’accusa sono due, una da 140mila eruro e un’altra da 20mila euro. Le fatture su cui l’accusa ha basato la richiesta di condanna sarebbero state pagate alla società Party srl e alla Eventi 6 Srl nel luglio del 2015. Secondo la tesi della procura, la fattura più pesante, quella da 140mila euro sarebbe stata emessa per progetti per aree ricreative e per alcuni ristoranti all’interno del outlet “The Mall” a Leccio di Reggello, in provincia di Firenze. L’accusa sotiene che le consulenze non siano mai state realizzate. L’altra fattura, quella da 20mila euro, risulta emessa dalla società fondata dal padre dell’ex premier e dalla Nikila Invest che invece fa riferimento a Ilaria Niccolai, la compagna di Dagostino. In fase di dibattimento nel processo, un consulente della difesa, il commercialista Francesco Pistolesi ha affermato che le due fatture sono state emesse in modo regolare senza provocare danni alle casse dello Stato. I giudici però la pensano in maniera diversa. E da qui è nata la condanna in primo grado. Quasi certamente verrà presentato ricorso in Appello.
il giornale.it