I detenuti stranieri in Italia costano un miliardo di euro allโ€™anno

Carceri sovraffollati e costi elevati. In Italia, a fronte di una capienza regolamentare di 50.472 detenuti, gli istituiti penitenziari ne ospitano 60.881.

Di questi 20.225, quindi oltre il 30%, sono stranieri.

I dati del Ministero della Giustizia, aggiornati al 30 settembre di questโ€™anno, mostrano una situazione al limite, con celle sovraffollate e numerosi detenuti stranieri. Se si tiene conto, poi, che il costo medio giornaliero per un singolo recluso รจ di 131,39 euro, per mantenere quelli stranieri lโ€™Italia spende ogni giorno 2.657.362 euro, che in un mese fanno 82.378.245 euro e in un anno 988.538.943. Quindi, come sottolinea Libero, circa un miliardo di euro ogni anno.

Le nazionalitร  che registrano maggior carcerati sono quella marocchina (3.808, il 18%), quella albanese (2.429, 12%), quella rumena (2.420, 12%) e quella tunisina (2.033, 10,1%). E i principali delitti per cui stanno scontando la pena sono reati contro il patrimonio, spaccio, omicidio e violenza. Inoltre, in cella aumenta la possibilitร  di imparare nuove tecniche criminali, a causa anche della mancanza di attuazione dei programmi di reinserimento. La grande quantitร  di detenuti stranieri, inoltre, aumenta il rischio di una radicalizzazione religiosa: su 12mila carcerati di religione islamica, lo scorso anno sarebbero stati oltre 500 quelli tenuti dโ€™occhio, per comportamenti radicali.

Un quadro che mostra come gli istituti penitenziari siano vicini al collasso. In particolare, i piรน in crisi sarebbero il penitenziario di Napoli โ€œG. Salviaโ€ Poggioreale, che accoglie oltre 2mila detenuti, pur avendo una capienza di 1.635, quello di Secondigliano, con 1.391 reclusi contro 1.020 posti letto e quello di Santa Maria Capua Vetere โ€œF. Uccellaโ€, con una capienza di 819 persone, ma che accoglie 1.021 ospiti.

La situazione porta, inevitabilmente, a sviluppare condizioni di vita precarie dietro le sbarre, dove spesso mancano acqua calda e riscaldamento, oltre che lo stesso spazio vitale. E, in condizioni del genere, i detenuti spesso si ammalano, anche gravemente, o arrivano ad uccidersi. Lโ€™anno scorso, secondo quanto riporta Libero, sarebbe stato record di suicidi, con 65 persone che si sono tolte la vita. Ma a risentire della situazione non sono solamente i carcerati: un alto numero di suicidi si registra anche tra gli agenti penitenziari.

il giornale.it

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