Immigrato armato di mazza semina il panico: “Vi ammazzo, italiani di m…”
Paura venerdì mattina per le strade di San Cipriano d’Aversa (Caserta), dove un extracomunitario ha dato in escandescenze, seminando il panico fra i passanti.
Protagonista della vicenda un 30enne senegalese che, in preda ad una inspiegabile furia, ha preso ad aggirarsi lungo corso Umberto I, armato di un grosso bastone di legno. Brandendo la sua arma, lo straniero si è accanito con violenza contro tutto ciò che gli si parava di fronte, oltre a minacciare diverse persone. In un video pubblicato da La Rampa, si sente chiaramente l’immigrato insltare l’Italia: “Vaffanculo – dice – pezzi di m… Paese di m…” (guarda qui il video). Secondo La Rampa, poi avrebbe anche urlato: “Italiani di m…, fate schifo, vi ammazzo”.
In breve numerose richieste d’aiuto sono state inoltrate alle forze dell’ordine. Ad intervenire gli agenti del commissariato di Casapenna (Caserta) e di San Cipriano d’Aversa, che per rintracciare il responsabile hanno semplicemente dovuto seguire la distruzione che si era lasciato alle spalle.
I poliziotti, aiutati anche da una pattuglia di carabinieri, hanno tentato di placare lo straniero, prima di vedersi costretti a ricorrere alle maniere forti. Il 30enne è stato pertanto disarmato e condotto in centrale, per essere identificato. Il momento di calma, tuttavia, è durato solo per poco tempo.
Giunto negli uffici della centrale di Casapenna, il senegalese è tornato ad essere nuovamente violento. Dopo aver pesantemente insultato e pestato alcuni agenti nel tentativo di liberarsi, l’extracomunitario si è scagliato contro un’auto d’ordinanza, che è rimasta danneggiata.
Gli uomini in divisa hanno dovuto faticare parecchio per immobilizzare ancora una volta il soggetto, che è stato finalmente arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Identificato, il senegalese è risultato essere un pluripregiudicato, già noto alle autorità per numerosi reati di droga e di violenza nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine. Dopo la convalida, il 30enne è finito dietro le sbarre del carcere di Poggioreale (Napoli), in attesa di giudizio.
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