“Da musulmana vi dico: coprirsi con il velo è un’offesa alle donne”
Kawtar Barghout è nata in Marocco. Poi a due anni è arrivata in Italia, è cresciuta nelle nostre scuole e si è curata nei nostri ospedali.
A 24 anni ha deciso di richiedere la cittadinanza italiana perché sentiva di meritarla e desiderarla. Non ha avuto bisogno dello ius soli, anzi. Lo considera una sciocchezza, come ebbe a dire nell’intervista rilasciata a Giuseppe De Lorenzo su ilgiornale.it. E da musulmana non appoggia neppure la decisione di Bonino, Boldrini e Mogherini di coprirsi il capo con il velo quando sono andate in visita istituzionale in paesi islamici.
Oggi la giovane studentessa di giurisprudenza è stata ospite negli studi di La7 nel programma Omnibus. E ha detto la sua sulle proteste in Iran e quella foto simbolo di una ragazza senza velo in piazza. “Da donna araba Boldrini, Mogherini e Bonino con il capo coperto fanno un grande danno”, ha detto Kawtar Barghout. “Se ti sottometti manchi di rispetto ai tuoi ideali. E manchi di rispetto alle lotte per i diritti delle donne che vivono lì”.
Barghout è musulmana e rappresentante dell’associazione Stop radicalizzazione. Critica, anzi attacca, la decisione (successa in passato) di coprire le statue quando arrivano in Italia esponenti di paesi islamici. Ma è soprattutto contro il buonismo della sinistra che si copre il capo che se la prende: “Quello che fanno è molto grave, puliscono le proprie scarpe su quello che hanno fatto le donne arabe nel mondo arabo. È inaccettabile. È ora di smetterla. Mi sento offesa”. Non è rispetto, ma “una offesa” coprirsi il volto quando si va in un paese islamico. La Barghout è dunque d’accordo con il titolo in prima pagina scelto stamattina da ilGiornale sulle “finte femministe sottomesse“.