Salvini dà 15 giorni a governo: “Poi ci saranno problemi…”
All’ultimatum di Conte, Matteo Salvini risponde dettando i tempi. “La mia volontà c’è ma se tra 15 giorni ci ritroviamo con gli stessi ritardi, rinvii, allora è un problema”, ha tuonato il vicepremier a Rtl102,5.
“Il vertice io lo faccio oggi, domani, dopodomani… ma le cose da fare sono già sul tavolo”, ha incalzato il leader leghista rispondendo a Di Maio che chiedeva un incontro, “Io sono pronto a fare il Cdm quando si vuole, basta che si riparta con il fare. La verità è che non tutti si aspettavano il risultato clamoroso della Lega alle elezioni europee. Io ho i piedi ben piantati per terra, non chiedo una poltrona in più, chiedo solo di accelerare. Sono disposto ad andare avanti con il governo, la mia risposta è sì… basta che ci siano altri sì. Spero che questo sì coinvolga tutti. Io lo ripeto: credo ancora alla possibilità di cambiamento di questo governo che ha fatto tantissimo nei primi 11 mesi. Poi, nelle ultime settimane ci sono stati bisticci di troppo”
Salvini traccia anche la sua “road map” , con le priorità da affrontare: “Ora Conte parte per il Vietnam ma noi siamo pronti, vogliamo fare, abbiamo idee e progetti”. Il ‘facciamo’ noi ce l’abbiamo pronto: il dl Sicurezza bis è pronto da settimane; sullo Sblocca cantieri il Paese, non solo la Lega, ha le idee chiarissime. Io sono pronto sul taglio delle tasse, sulle Autonomie e sono pronto per il Cdm giovedì, venerdì, sabato, domenica”. E proprio sullo sblocca cantieri su cui ieri il negoziato si è nuovamente arenato Salvini ha le idee chiare: “Io non ho nessuna intenzione di far cadere il governo però il governo, il presidente e i ministri sono pagati per fare. Non per dubitare, fermare, rimandare. Nelle ultime settimane abbiamo avuto l’impressione che si rimandasse…”. “Ma il codice degli appalti ha semplificato o ha complicato la vita delle imprese?”, si chiede poi, “Se qualcosa non funziona, va azzerato. Noi chiediamo di rifarci alla normativa europea non a quella del Burundi… Bisogna resettare il codice degli appalti, aprire i cantieri e cancellare tutta quella burocrazia”
Ma Danilo Toninelli va allo scontro. “L’emendamento presentato dalla Lega sullo sblocca cantieri, che sospende per due anni il codice degli appalti, è un pretesto per creare caos e far cadere il governo”, dice il ministro dei Trasporti, “Il più grande no che è arrivato ieri, è arrivato dalla Lega con un emendamento che non sta in piedi e che sospende per due anni il codice degli appalti. Do un consiglio a Salvini: il consenso va e viene mentre le azioni concrete rimangono, lo sblocca cantieri serve alle imprese. Siamo a un giro di boa, Salvini dica se non vuole approvare il provvedimento. Se è no, Conte non ha alle spalle un governo di legislatura”.
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