Il duello sulla paga di Lerner. La Rai adesso svela le cifre
Il compenso di Gad Lerner per l‘Approdo, la nuova trasmissione su Rai Tre che debutta domani in seconda serata, continua a far discutere.
Nei giorni scorsi il conduttore ha duellato prima con Salvini e poi con La Verità sulle cifre del suo cachet. Il quotidiano di Belpietro ha sostenuto la tesi di un compenso da 60mila euro a puntata. Una tesi questa a cui è stato aggiunto un paragone: il confronto del compenso di Lerner con quello di Bruno Vespa. Secondo la Verità Lerner guadagnerebbe più del conduttore di Porta a Porta. E così con una lettera indirizzata al quotidiano di Belpietro è lo stesso Vespa a fare chiarezza e lanciare un attacco (velato) a Lerner: “Se lui guadagnasse 30.000 euro a puntata, il suo compenso sarebbe oltre il triplo del mio: ne guadagno meno di dieci e non vengo pagato per ogni trasmissione straordinaria. E vorrebbero pure tagliarmi il compenso non sai di quanto… È vero che Lerner fa soltanto cinque puntate, ma il triplo è il triplo, e Rai 1 non è Rai 3. Se invece, come dice Lerner, il compenso per puntata è di soli 14.000 euro, si tratterebbe soltanto di un 40-45 per cento più di me…”.
Gad Lerner solo ieri aveva svelato le cifre del suo contratto che ammonterebbe a 69mila euro lordi. Secondo la Verità invece il costo sarebbe di 60mila euro a puntata. A chiarire in modo esatto le cose c’ha pensato l’Ad di Viale Mazzini, Salini che ha comunicato il vero compenso di Lerner: “A Gad Lerner va un compenso di 69.000 euro lordi per l’intero programma, comprensivo di un periodo di preparazione e ideazione della trasmissione. Valore rimasto invariato dal suo rientro in Rai nel 2016. Si tratta di una nuova serie, in linea con le precedenti già realizzate da Gad Lerner sulla stessa rete”. Poi, sempre la Rai parla anche delle spese “collaterali” del programma: “Tutti gli altri costi – aggiunge viale Mazzini – sono relativi all’utilizzazione di maestranze e scenografie del Centro di produzione televisivo di Torino, dove L’Approdo viene realizzato, al fine di avere il contributo di dipendenti e squadre di lavoro interne in un centro di eccellenza Rai che andrà sempre più valorizzato: in tal senso, i costi delle squadre di lavoro sono dipendenti dal limitato numero di puntate del programma”.
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