Palamara si autosospede dall’incarico nell’Anm
Luca Palamara si è autosospeso dall’Associazione Nazionale Magistrati.
Il pm finito sotto inchiesta con una lettera inviata al presidente dell’Anm, Pasquale Grasso ha spiegato i motivi della sua scelta: “Sono certo di chiarire i fatti che mi vengono contestati – scrive Palamara – il mio intendimento ora è quello recuperare la dignità e l’onore e di concentrarmi esclusivamente sulla difesa nel processo di fronte a tali infamanti accuse. Per tali ragioni mi assumo la responsabilità di auto sospendermi dal mio ruolo di associato con effetto immediato. Sono però sicuro – conclude il pm di Roma, che ha guidato l’Anm dal 2007 al 2012 – che il tempo è galantuomo e riuscirà a ristabilire il reale accadimento dei fatti”.
E proprio l’Anm questa mattina ha chiesto gli atti dell’inchiesta alla Procura di Perugia. L’azione dei magistrati italiani, sottolinea l’Anm, “deve ispirarsi quotidianamente a principi di correttezza, trasparenza, impermeabilità ambientale, assoluta distanza e terzietà dagli interessi economici e personali. Ogni comportamento che si discosta da tali principi compromette e lede l’immagine dell’intera magistratura. Immagine che l’Anm intende tutelare: chiederemo alla Procura di Perugia gli atti ostensibili per poter avere una diretta conoscenza dei fatti e consentire una preliminare istruzione dei probiviri sulle condotte di tutti i colleghi, iscritti alla Anm, che risultassero in essi coinvolti”. È un atto che “riteniamo necessario per salvaguardare il lavoro, l’etica e l’impegno che ogni magistrato – conclude la nota dell’Anm – testimonia ogni giorno col suo lavoro”. Intanto per mercoledì 5 giugno è stato convocato il Comitato Direttivo Centrale dell’Anm per prendere alcuni provvedimenti dopo un’analisi di quanto accaduto negli utlimi giorni.
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