Le ONG raccontano solo balle per prendersi il favore degli elettori.
Si tratta solo di balle. Morti in mare. Figa da Guerre. Ma la realtà poi è tutta un’altra.
Parliamo del salvataggio avuto ieri a largo della Libia. Casarini e Company hanno sputato di brutto sulle forze dell’ordine italiane.
Cosa si è scoperto poi?
Leggiamo Il Giornale:
Non c’era nessuna bimba morta e nessun ritardo al di là delle due ore impiegate dal pattugliatore Cigala Fulgosi, per coprire gli 80 chilometri di distanza dal barcone e trarre tutti in salvo.
Non è una novità. Da cinque anni la propaganda delle organizzazioni umanitarie si basa sulle fandonie. La madre di tutte le balle, ripetuta allo sfinimento nel nome dell’accoglienza indiscriminata è quella dei migranti in fuga da guerre e carestie. Dal 2015 nello Yemen si combatte uno dei conflitti più crudeli di questo decennio eppure dalla Libia non è arrivato un solo rifugiato in fuga da quella guerra.
Per anni, invece, migliaia di bengalesi o pakistani volati da Dacca a Tripoli su regolari voli di linea hanno affollato i barconi diretti all’appuntamento con le Ong schierate davanti alle coste libiche. E assieme a pakistani e bengalesi sono approdati migliaia di senegalesi e nigeriani. Peccato che il Senegal sia un Paese dove si vive in santa pace e dove un Pil cresciuto a ritmi del 7% annuo garantisca da un decennio, un generale miglioramento della vita.
La verità è che per anni ci hanno presi per il c**o.
Fonte: ilgiornale