Ora Di Maio offre la sua testa: “Si voti su Rousseau mio ruolo”
Alla fine Luigi Di Maio cede alle pressioni e mette in discussione il suo ruolo nel Movimento 5 Stelle.
Ma solo se a decidere sono gli iscritti.
“Chiedo di mettere al voto su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato”, ha scritto oggi in un post sul Blog delle Stelle, “Nelle ultime quarantotto ore hanno detto di tutto contro di me. Dichiarazioni di ogni tipo da ogni parte. Ho letto anche i vostri tantissimi messaggi. Alcuni di incoraggiamento, altri che mi hanno fatto riflettere. E di questo vi ringrazio. La vita, per ognuno di noi, è fatta di diritti e doveri. Non scappa nessuno. Non mi sono mai sottratto ad alcuna responsabilità, in questi anni ci ho sempre messo sempre la faccia”.
La domanda a cui dovranno rispondere gli utenti è: “Confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle?”. Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20 di domani. Fin da dopo il voto il malcontento serpeggia tra i 5Stelle. E ieri in molti hanno chiesto che il vicepremier lasci qualche incarico. Tra questi anche Gianluigi Paragone che aveva chiesto un capo politico “h24”. Lo stesso Paragone che oggi offre le sue dimissioni da parlamentare: “Abbiamo perso tutti, anche io”, ha ribadito il senatore al Corriere, “Ma il M5S è passato dal noi all’io. Finché si scriveva con la minuscola, l’io andava anche bene. Ma si è cominciato a scriverlo con la maiuscola. Se vuoi fare Superman, devi dimostrare di esserlo. A 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro”. Poi ai microfoni di Agorà ha annunciato il proprio passo indietro: “Non voglio passare per traditore, consegnerò le dimissioni da parlamentare, sarà lui a decidere che cosa farne”.
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