Sgarbi contro Saviano: ‘Vive della «strategia della paura» per alimentare il culto di se stesso’
“Seduto comodamente dietro una scrivania, imbellettato come uno sposino, da qualche parte nel mondo, davanti a un Pc, il “santone” Roberto Saviano diffonde quotidianamente i suoi proclami solidaristici”.
Così Sgarbi contro Saviano su Facebook.
“Ovviamente a parole,” prosegue il critico d’arte, secondo il quale vede una “violenza verbale che ne rivela l’indole bullesca” nel post pubblicato l’altroieri su Facebook dall’autore di Gomorra, che rivolgendosi a Matteo Salvini ha scritto “Confessi : quanto piacere le dà la morte inflitta dalla guardia costiera libica?”.
Sulla sua pagina Facebook (di Saviano, ndr), continua Sgarbi, “pubblicizza (a pagamento?) un documentario di «Netflix» (Tv in streaming a pagamento) su se stesso dal titolo «Saviano, uno scrittore sotto scorta». Con un sommario che aggiunge: «Il conduttore Tv Pif racconta Roberto Saviano, che vive sotto scorta dalla pubblicazione di “Gomorra”, il suo bestseller sulla criminalità organizzata di Napoli»”.
Poi l’affondo contro lo scrittore: “Il solo che vive della «strategia della paura» è proprio Saviano. Con un chiaro obiettivo: alimentare il culto di se stesso. Nell’attesa del prossimo documentario.”
E conclude: “Del prossimo ‘bestseller’. Magari di una prossima trasmissione televisiva. Magari in coppia con «Pif», il pifferaio magico dell’antimafia che dà da mangiare.”
Al post di Saviano citato da Sgarbi, Salvini ha replicato con “una carezza e una querela”. Lo scrittore ha ribattuto chiedendo che “cos’è questa ‘carezza’?” e perché Salvini usa “questo eloquio mellifluo, a voler pensar male direi quasi mafioso?”
“Cos’è, – ha continuato – signor Ministro della Mala Vita, l’equivalente di un ‘bacio in bocca’? Era forse per questo che avrebbe voluto mi fosse tolta la scorta?”
“Si metta l’anima in pace, signor Ministro della Mala Vita, – ha aggiunto Saviano – fin quando avrò energia in corpo, fiato in gola e lettere sotto le mie dita, non smetterò mai di contrastare le sue dichiarazioni vili e bugiarde, le sue politiche criminali che si mantengono su un continuo, perenne e spossante incitamento all’odio”.