Roma, agenti salvano una donna: maltrattata per 13 anni dal compagno
Arriva da Roma la notizia di un’ennesimo terribile caso di violenza domestica.
Stavolta a farne le spese è una donna che risiede nel quartiere dell’Eur, la quale per ben 13 anni ha sopportato e coperto le indicibili crudeltà commesse nei suoi confronti dal compagno.
L’uomo, un 51enne, aveva completamente assoggettato la sua vittima, insultata, minacciata e percossa di continuo.
Durante questo lungo periodo di violenze, la donna si è in più occasioni rivolta al personale medico degli ospedali romani ma, ogni volta, la paura nei confronti del suo aguzzino prevaleva. Ai medici che la incalzavano per sapere quale fosse la cagione delle sue ferite, infatti, rispondeva sempre di essere caduta o di essere stata morsa da un cane.
Una bugia dopo l’altra per non scatenare la reazione furiosa del compagno che la attendeva a casa. Persona, quest’ultima, capace di qualsiasi tipo di crudeltà quando era in preda alla rabbia, persino utilizzare le ante di un armadio, dopo averle divelte, per colpirla e farle del male.
La triste storia è andata avanti fino a quest’ultimo mese, quando la donna si è nuovamente presentata in ospedale a seguito dell’ennesimo feroce pestaggio. Coperta di lividi, aveva l’ulna ed il radio di un braccio fratturati. Roma, agenti salvano una donna: maltrattata per 13 anni dal compagnoPubblica sul tuo sito
Anche in quest’ultima circostanza ha tentato di nascondere l’evidente, ricorrendo ad una scusa, ma i medici non le hanno creduto. È stato pertanto attivato il protocollo Eva, modalità operativa di contrasto allo stalking ed ai maltrattamenti, ed il caso è finito all’attenzione degli agenti del commissariato Colombo. Questi ultimi hanno fatto il possibile per rintracciare la vittima e convincerla a parlare.
Raggiunta all’interno della propria abitazione, la donna non è riuscita a mentire ancora a lungo. Del resto persino la casa presentava i segni delle continue violenze. Numerosi complementi d’arredo erano irreparabilmente danneggiati e sulle pareti si potevano scorgere tracce di sangue più o meno nuove.
Interrogata dagli agenti, formati appositamente per trattare situazioni di questo genere, la vittima ha infine scelto di raccontare quanto aveva subìto fino a quel momento. Ad avvalorare ulteriormente i suoi racconti, le numerose foto che lei stessa si era scattata in alcune occasioni, al termine dei pestaggi. Raccolte tutte le prove necessarie, lo scorso 18 maggio i poliziotti hanno provveduto ad arrestare il responsabile, un uomo di 51 anni, come disposto dal gip del tribunale di Roma.
L’imputato, che aveva addirittura minacciato di sfigurare la compagna con l’acido se solo si fosse azzardata a parlare, si trova ora dietro le sbarre del carcere.
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