Luigi Di Maio, il siluro da Davide Casaleggio sul secondo mandato: il vicepremier prova a minimizzare
A pochissimi giorni dal voto, il proprietario del M5s, Davide Casaleggio, ha lanciato un messaggio che a molti è apparso come un avvertimento per Luigi Di Maio. Intervistato da Le Monde, Casaleggio ha rilanciato una vecchia regola grillina, che sembrava ormai passata in secondo piano tra le priorità pentastellate: “Il limite massimo dei due mandati non è modificabile, abbiamo sempre detto che la politica non è un mestiere”.
Ai profani potrebbe sembrare un messaggio rassicurante per i grillini della prima ora. Ma è difficile non pensare che Casaleggio non volesse riferirsi anche a buona parte dei grillini oggi al governo e in Parlamento, tra i quali proprio il capo del Movimento, premier mancato in questo governo di compromesso con la Lega.
La speranza di Giggino era farsi esonerare da quella fastidiosa regoletta, che poco ha a che fare con una democrazia, ma alla quale il mondo grillino anti-casta tiene particolarmente. Tant’è che lui stesso ha provato a mettere una pezza al pessimo tempismo del titolare della ditta, quando a L’aria che tira ha provato a minimizzare: “Io non ho mai messo all’ordine del giorno il cambiamento della regola dei due mandati – si è difeso il leader del M5s, al secondo mandato – Se viviamo per detenere il potere, il potere ci divora. Troppo potere fa male, per questo abbiamo individuato una scadenza”. Di sicuro comunque, Casaleggio non si riferiva a Di Maio, sostiene proprio Di Maio: “Davide l’ho sentito stamattina, se voleva azzopparmi non aveva quel tono”.