Aggrediva e rapinava ragazzini dopo la scuola: manette a 20enne del Kosovo

“Dammi i soldi o ti meno”. Diceva queste parole ai ragazzini che aspettava fuori dalla scuola, dopo di che li aggrediva e rapinava.

Alla fine è stato fermato e arrestato. Secondo le denunce raccolte sarebbero 14 i ragazzini vittime del 20enne kosovaro (B.F.) finito in manette ad Arezzo. Ad uno dei ragazzi presi di mira (tutti minori) ha rotto il setto nasale, portandogli poi via lo smartphone.

Il rapinatore, pluripregiudicato, è residente regolarmente il Italia. Nei suoi colpi ha portato via soldi, telefonini e altri oggetti di più o meno valore, sempre con modalità violente. Prima individuava le vittime, appena uscite da scuola, poi le pedinava e, quando si trovavano in una zona isolata, entrava in azione. In alcuni casi non si è fatto troppi scrupoli e, forte della superiorità fisica, ha rapinato anche quando i ragazzini erano in compagnia.

Era diventato un vero e proprio incubo per i giovani studenti di Arezzo, ma le forze dell’ordine, dopo i ripetuti casi segnalati (14 denunce in due settimane), gli stavano alle calcagna e, alla fine, è scattato l’arresto. Il ventenne è stato portato al carcere di Arezzo. Da una ricerca sul suo conto è emerso che già tre anni fa, quando ancora era minorenne, aveva iniziato le sue scorribande criminali, iniziando col derubare piccoli negozi. Poi è diventato rapinatore, senza badare troppo al sodo, portando via alle vittime anche solo pochi spiccioli.

il giornale.it

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