Augusto Minzolini, il retroscena: malumori nel governo per il ministro Giovanni Tria
“Non c’è accordo su Cdp spiega ma non tra noi e la Lega. Semmai con il ministro Tria, che rappresenta qualcuno che è ancora più in alto”, spiega Carlo Sibilia,M5s, sottosegretario all’Interno. Di Tria si lamenta anche un altro ministro 5 stelle, rivela Augusto Minzolini su il Giornale, quello per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro: “Noi e i leghisti il punto d’ incontro lo troviamo sempre. Tria, invece, si è preso il compito di garantire il passato. Per cui la trattativa è a tre”.
E le lamentele vengono anche dalle fila della Lega. “I problemi”, confida Giancarlo Giorgetti. “non li abbiamo con i grillini, non c’è nessun braccio di ferro con loro. Il pragmatismo ci accomuna. Semmai l’interlocuzione più complessa è con Tria”. Il fattore “T”.
Ora il nodo è sulle nomine della Cassa depositi prestiti: un patrimonio di 450 miliardi di euro con il quale si finanziano progetti e che naturalmente è fondamentale per realizzare le tante voci presenti nel contratto di governo. E Tria, dice Minzolini, da “buon soldato ha deciso nella giungla delle nomine di fare proprio su Cassa Depositi e Prestiti la sua battaglia. E l’ha impostata sfruttando la sua risorsa principale di personaggio che ha lavorato con Brunetta, con Alfano, con Savona, con Padoan, cioè la trasversalità. Un elemento che nel governo sovranista poteva sembrare una debolezza, ma che, invece, ha trasformato nella sua forza”. Il senatore leghista Enrico Montani sbotta: “Tria in commissione sembra un ministro di Monti”.