Zingaretti chiude la porta ai grillini: “Nessun dialogo finché sarò segretario”
Nicola Zingaretti non intende intavolare alcuna trattativa di governo con il Movimento 5 Stelle.
Il segretario del Pd, intervenuto nella puntata di Quarta Repubblica che verrà trasmessa questa sera su Rete 4, è stato molto chiaro e diretto: “Dialogo con il M5S? Non finché ci sarò io come segretario”. E ha provato a fornire due semplici motivazioni: “Innanzitutto perché non lo vogliono loro e poi perché se ci fosse una crisi di governo dovrebbero pronunciarsi gli italiani”.
Reddito di Cittadinanza, Quota 100 e articolo 18
Zingaretti ha poi detto la sua sul Reddito di Cittadinanza: “Io non abolirei, ma farei anche altre politiche per il lavoro. Il reddito di cittadinanza può essere corretto ma è una politica contro la povertà. Oggi in Italia mancano politiche per creare lavoro e sviluppo”. Su Quota 100 appare piuttosto sicuro: “Cadrà il prossimo anno perché la taglieranno loro, non ci sono i soldi per finanziarla”. E il ripristino dell’articolo 18 “non è la priorità, andrebbe riformato il mercato del lavoro”.
Immancabile l’attacco al ministro Salvini: “È molto bravo a raccontare i problemi. Peccato che non riesca a risolverli…”. Il presidente della Regione Lazio ha toccato anche il tema Siri: “Il governo si sostiene su una maggioranza di parlamentari. Se la maggioranza dei parlamentari Cinque Stelle dice che se ne deve andare, allora Siri se ne deve andare”.
Infine ha dettato la linea che intraprenderebbe qualora il governo dovesse cadere: “Convocato dal presidente della Repubblica chiederò che siano gli italiani a decidere chi deve guidare il Paese”.
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