SCANDALO NEL PARTITO DI MACRON: DEPUTATO ARRESTATO PER FRODE FISCALE E CORRUZIONE
Il giovane Macron, il Napoleone della politica Francese, non se la passa proprio molto bene. Calo della popolarità, progetti europei in panne, politica italiana che non è più direttamente comandata dai detentori delle Legion d’Onore (anche se troppi Alti Funzionari sono andati a festeggiare la nazionale francese a Palazzo Farnese, che ha orecchi per intendere intenda), e casi di corruszione nel neonato partito, ed è quasi un record. Sarebbe interessante fare una ricerca mondiale su quanti partiti nati da poco più di due anni abbiano già i cali che oggi presenta LREM, La Republique En MArche, il partito Macroniano.
Anche se non lo avete sentito, nè lo sentirete, in nessun media italiano, soprattutto su Repubblica -Espresso, uno scandalo scuote LREM. Thierry Solére, deputato del partito di Macron proveniente dal centrodestra di Sarkozy è stato messo in stato di arresto per una serie di accuse su reati piuttosto pesanti: Corruzione, Abuso d’ufficio su beni sociali, finanziamento illecito della campagna elettorale, frode fiscale, violazione degli obblighi di dichiarazione, traffico d’influenze. I fatti risalirebbero al 2012 e sono sotto l’occhio del Office central de lutte contre la corruption et les infractions financières et fiscales (OCLCIFF) una sigla non certo semplice ma di peso nel quadro giudizioario d’Oltralpe. Il deputato aveva perso l’immunità già l’11 luglio. Gli hanno fatto passare a casa la festa della Repubblica.
Tra l’altro questo non è l’unico filone d’indagine perchè uno parallelo, non ancora giunto al termine viene a seguire le attività di consulenza volte dalla sua compagna. Eppure Solére ha il perfetto pedigree macroniano: dirigente industriale della società Alanpur, che si occupa del riciclaggio ecologico dei pneumatici, ma anche capataz degli ex gollisti del suo distretto, era il personaggio perfetto per il nuovo partito del giovane Bonaparte. Lo scandalo poi coinvolge l’ex ministro della giustizia, questa volta socialista, Jean Jacques Urvoas, accusato di violazione dei segreti d’ufficio per averlo avvisato delle inchieste a suo carico già a giugno.
Insomma un quadretto eprfetto in cui ex gollisti ed ex socialisti collaborano in modo fraterno, per l’avanzamento della Francia.