Decreto Dignità, Di Maio: ‘Non possiamo fidarci di Confindustria. Dritti per la nostra strada’
“Fanno terrorismo psicologico. Non possiamo fidarci di Confindustria“.
Così Luigi Di Maio su Facebook.
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico replica all’organizzazione, la quale oggi ha affermato che con il Decreto Dignità ci saranno meno posti di lavoro: “Così si disincentivano gli investimenti e si limita la crescita,” ha dichiarato la dg Marcella Panucci.
Secondo Confindustria, bisognerebbe “evitare brusche retromarce sui processi di riforma avviati” e andrebbero approvati “alcuni correttivi“, che intervengano sulle causali per i contratti a termine e sulle norme ora “punitive e poco chiare” sulle delocalizzazioni.
Nella relazione su legge anche che “il provvedimento rende più difficoltoso il ricorso ai contratti a termine e alla somministrazione”.
“Sono gli stessi che gridavano alla catastrofe se avesse vinto il no al Referendum, poi sappiamo come è finita,” ricorda Di Maio, che aggiunge: “Sappiamo come finirà anche in questo caso”.
“Non possiamo più fidarci di chi cerca di fare terrorismo psicologico per impedirci di cambiare – ha proseguito – Il Decreto Dignità combatte il precariato per permettere agli italiani, soprattutto ai più giovani, di iniziare a programmare un futuro”.
“Cioè – spiega il vicepremier – permette di creare quelle condizioni che sono la base per fare impresa, per rilanciare i consumi e per creare un circolo virtuoso”.
“Dopo anni di precariato, e di leggi che hanno massacrato i lavoratori, – prosegue – è ormai evidente che queste politiche non hanno aiutato nessuno: né i lavoratori, né gli imprenditori. Sono convinto che gli effetti del Decreto Dignità porteranno anche Confindustria a questa conclusione”.
E conclude: “Siamo dalla parte dei cittadini, e non faremo nessun passo indietro. Stateci vicino!”