Parla la giornalista-testimone a bordo della nave: “Balle. Quali morti. Ecco tutta la verità”.
Il giorno dopo le accuse orribili della Ong Open Arms mosse contro Matteo Salvini e l’Italia che “arruola assassini libici“, oltre alla smentita, spuntano ora anche due testimoni.
Una giornalista tedesca e un freelance libico, il cui racconto contraddice quello della Ong: “In mare non c’erano corpi”, dicono i due.
La donna si trovava a bordo della nave della Proactivia nel momento dei soccorsi a Josephine, la camerunense salvata dopo lunghe ore in acqua.
Ha visto con i propri occhi cosa è accaduto e nega con fermezza la ricostruzione di Camps, lasciando intendere che sarebbe una pura invenzione finalizzata a strumentalizzare l’intera vicenda.
Ma a far traballare le dichiarazione circolate ieri, anche un articolo della giornalista Annalisa Camilli, che aveva riportato le dichiarazioni del portavoce di Proactivia, Riccado Gatti.
Ovvero il ritrovamento di resti di un gommone affondato. E si chiedeva: “Chi ha distrutto i gommoni?”.
Una versione ben diversa da quella fornita da Camps che non ci ha pensato due volte ad accusare Libia ed Italia. Come si dice, la verità viene sempre a galla.
Fonte: Libero