Ruspe nel ghetto dei migranti. Altra giornata di soddisfazione per Salvini.
In mattinata, molto presto, sono partite a raffica le “ruspate” a Foggia per mettere fuori uso il ghetto dei migranti di Borgo Mezzanone.
Non si parla di altro. C’è grande soddisfazione dietro tutto questo per i partiti che hanno lottato contro l’illegalità dei clandestini. E sicuramente esultano i residenti.
Leggiamo Il Giornale:
L’insediamento abusivo in provincia di Foggia è finito più volte al centro delle cronache nazionali tra liti, criminalità, caporalato, spaccio e schiave del sesso. A comandare sono le mafie locali e quella nigeriana, senza dimenticare i numerosi casi di violenza.
Da tempo il ministro dell’Interno ribadiva l’intenzione di chiudere la baraccopoli di Borgo Mezzanone dove, tra le altre cose, si era nascosto uno dei pusher di Desirée Mariottini.
E sempre a Mezzanone una volta alcuni poliziotti vennero circondati da alcuni migranti minacciosi. Da non dimenticare, poi, i due incendi scoppiati all’interno del ghetto tra il 30 ottobre e il 10 novembre dell’anno scorso.
Ma sono oggi in 200, tra agenti e operai, ad essere sul posto e mettere fine a quello scempio creato da nordafricani senza regole.
L’ultimo passo, per radere al suolo il ghetto completamente, verrà fatto nei prossimi mesi.
Fonte: ilgiornale