“Li ho presi in giro” la bomba di Battisti su chi l’ha difeso. Dovrebbero scusarsi con l’Italia.
«Eh sì, dottore, io li ho praticamente presi in giro per trent’anni».
Durante il suo ultimo interrogatorio, Cesare Battisti ha rivolto il suo sfottò agli scrittori di fama, ai filosofi raffinati e ai politici progressisti che ne hanno fatto un’icona delle ingiustizie borghesi.
«Vede, dottor Nobili, io me la sono sempre cavata – dice Battisti – grazie agli appoggi che ricevevo: in Francia, poi in Messico, poi in Brasile. È stato grazie a loro che sono sopravvissuto».
E si riferisce proprio a coloro che hanno firmato appelli e manifesti a favore di quell’intellettuale “perseguitato dall’Italia.”
E parlando con il pm Battisti ha confessato: «Io, questi aiuti li ho ottenuti dicendo che ero innocente e quindi raccontando un sacco di bugie».
Ma oltre agli intellettuali che si sono esposti in suo favore negli anni, come possiamo dimenticare la lista di persone che firmarono il manifesto pubblico per la sua liberazione, dopo l’arresto a Parigi del 2004.
Oltre ai noti francesi, anche gli italiani Valerio Evangelisti e Giuseppe Genna.
Ma tra questi c’era anche un giovanissimo Saviano che urlava: «Chiediamo l’immediata liberazione di Battisti!»
Dopo qualche anno, però, si vergognò di quella firma ma, senza negarlo, disse: «Non so abbastanza di questa vicenda, non mi appartiene questa causa».
Ora Battisti gliele manda a dire: «Ho fatto fesso anche te».
Cosa ne pensi? DOvrebbero chiedere tutti scusa all’Italia?
Fonte: IlGiornale