“65 nuovi Carabinieri e 100 uomini della Finanza: il governo crea il pool anti furbetti del reddito di cittadinanza”
Le prime richieste del sussidio e il timore delle organizzazioni che il reddito di cittadinanza finisca per alimentare lavoretti in nero convincono il governo a un nuovo cambio in corsa. I gialloverdi creano un team per stanare chi prova a fare il furbo. Autorizzata l’assunzione di 65 Carabinieri: un capitano, trentadue marescialli, diciannove brigadieri e tredici appuntati. Allo stesso scopo saranno presi cento agenti della Guardia di Finanza. “Pagheremo i primi assegni entro il 20 aprile”, rassicura il sottosegretario Durigon. Intanto le pensioni di cittadinanza potranno essere pagate anche in contanti e non solo attraverso la card
Già dal primo giorno, quando – senza file e senza troppi disordini – gli aspiranti percettori del reddito di cittadinanza si sono affacciati agli uffici postali e ai caf si è capito che era necessario potenziare i controlli. Un ex terrorista e un esponente di un noto clan romano hanno rischiato di finire nell’elenco dei beneficiati. Ma osservatori, esperti, sindacalisti di carie categorie ascoltati in audizione e molti amministratori regionali hanno denunciato un altro rischio, quello cioè che il reddito di cittadinanza porti molte persone a cercare e a prendersi un secondo lavoretto in nero, che consenta di vivere serenamente senza nemmeno farsi carico dei contributi previdenziali. Ecco perché il governo, spinto a farlo soprattutto dalla Lega che ha sempre avuto perplessità sul modello scelto, ha deciso di intervenire last minute per potenziare i controlli tesi proprio a prevenire questo fenomeno.
Il giorno delle decisioni fatali – Così ieri, nel corso della riunione delle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera, riunite insieme per discutere e votare gli ultimi emendamenti al decreto per il Reddito di cittadinanza e per quota 100, il cosiddetto Decretone, il governo ha presentato una auto-modifica al suo stesso testo. Scritta dai relatori – uno pentastellato e uno leghista – autorizza la creazione di quella che assomiglia a una vera e propria squadra contro il lavoro nero di coloro che percepiranno il reddito di cittadinanza. Il loro testo dispone infatti l’assunzione e la destinazione di 65 nuovi carabinieri al Comando della tutela del lavoro proprio allo scopo di “rafforzare l’attività di contrasto al lavoro irregolare, nei confronti dei percettori del reddito di cittadinanza”. L’Arma dei Carabinieri indirà un concorso per l’assunzione di 32 nuovi ispettori e di 33 Carabinieri “semplici”.