Andrea Crippa, il leghista che sta costruendo l’internazionale sovranista: presto vice di Matteo Salvini?
Sulle orme del “Capitano” e senza strappi traumatici – come insegna il manuale di procedura salviniano – ha già “nazionalizzato” i Giovani Padani, trasformando la celebre cantera degli juniores, da cui provengono ministri dell’ attuale governo (Fontana, Centinaio e Salvini, appunto), i capigruppo di Camera e Senato (Molinari e Romeo) e un numero copioso di parlamentari, nel progetto Lega Giovani.
«Cos’ è? La comunità identitaria che ha superato i confini del Nord e arriva oggi fino a Motta Sant’ Anastasia, piccolo centro medievale del catanese dove abbiamo una nostra militante in consiglio comunale», racconta a Libero spiegando come nel nuovo pantheon, accanto a William Wallace e Bobby Sands, «trova posto un combattente siciliano per la giustizia come Paolo Borsellino».
Dopo lo sbarco al Sud Andrea Crippa – trentaduenne brianzolo, una laurea in Scienze politiche alla Cattolica, oggi vicepresidente della Commissione Affari europei della Camera – è pronto, d’ intesa con Salvini, a un passo avanguardista: fare la sintesi del verbo sovranista in Europa. Ossia fare da apripista ai “grandi” su ciò che avverrà nella Capitale a metà aprile. «Siamo già punto di riferimento di tutti i movimenti con i quali la Lega senior è alleata. Ogni fine settimana siamo in giro fra Germania, Francia, Inghilterra, Belgio: ci chiedono di parlare del modello Lega. Per questo il 29 marzo a Roma terremo questa convention – “La rinascita della gioventù europea” – per coordinare la piattaforma politica con cui sfidiamo Bruxelles assieme a tutti i giovani sovranisti».
INGLESI, FRANCESI, FORSE RUSSI
Un evento importante – che ha già riscosso così tante richieste «che abbiamo dovuto trovare un posto adatto per contenere tutti» come l’ Hotel Roma Life – a cui parteciperanno, tra gli altri, i giovani dell’ Ukip inglese, del Fpö austriaco, del Vlaams Belang fiammingo e l’ astro nascente del Rassemblement National e capolista alle Europee, Jordan Bardella. «Facciamo da precursori della Lega delle leghe – spiega Crippa – proponendo una visione d’ Europa basata su più identità e meno omologazione, più difesa reale e concreta del territorio e meno ecologismo show e globalista», stile Global Strike for future, con l’ obiettivo di gettare anche le basi per una proposta sociale: «Dobbiamo ridare la speranza ai giovani di rimanere nella propria nazione. Punto di partenza è garantire condizioni salariali dignitose». Potrebbe arrivare anche una delegazione della “Giovane guardia di Russia Unita”, il laboratorio dei nuovi volti del partito di Putin. «Con loro abbiamo sottoscritto un gemellaggio a novembre, quando sono andato a Mosca per la prima intesa che la Giovane guardia ha stretto con un movimento giovanile europeo sui temi della sicurezza e della difesa dell’ identità». Dettaglio che conferma, in ogni caso, il ruolo di player politico del Carroccio nello scenario multipolare anche nella versione “primavera”.
UN MAESTRO D’ECCEZIONE
Tutto questo Crippa lo farà nella veste di coordinatore federale di Lega giovani e – sostengono i rumor – da vicesegretario in pectore del Carroccio. Tra poco dovrebbe essere ufficializzato il suo passaggio alla “prima squadra” del Carroccio: affiancare cioè Salvini accanto a nomi che fanno tremare i polsi. «Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana Quando ho letto le indiscrezioni mi sono venuti i brividi. Io nella Lega ci sono nato e non avrei mai pensato di poter svolgere questa mansione…». Se così dovesse essere? «Se Salvini me lo chiederà sarò a sua disposizione e metterò a servizio ciò che ho imparato in questi anni da coordinatore dei giovani».
Sulle orme del “Capitano” dicevamo, diventato per lui un riferimento quando è passato dal “master” vero: «Per me è stato lavorare nel suo staff al Parlamento europeo e poi seguirlo per due anni negli incontri e nelle piazze: una scuola politica fondamentale». Adesso potrebbe arrivare la grande prova: fare le sue veci direttamente – nel momento in cui i due vicesegretari sono più che impegnati nei dossier di governo – dedicandosi alla vera ossessione per un leghista: l’ investimento, lo scouting, sul territorio. Niente male per il segaligno Crippa che nel cortile interno della Camera tiene di fatto un’ assemblea permanente con i «diciassette under 35 di Lega giovani che Salvini ha voluto in Parlamento» e che, come lui, il giovedì sera «non vedono l’ ora di rientrare» nelle proprie città. Attenzione, «non per riposarsi ma per continuare a lavorare. Sono orgoglioso e contento che questi ragazzi, cresciuti tutti nelle amministrazioni locali e nel movimento, da quando sono stati eletti se prima giravano 5-6mila chilometri al mese adesso ne fanno 10-15mila: hanno capito che questo non è un punto di arrivo ma solo l’ ennesimo punto di partenza». A partire da lui.