Diceva ai cittadini come raggirare il reddito di cittadinanza. Si scopre che è del Pd.
Il dipendente del Caf palermitano avrebbe consigliato come usufruire del reddito di cittadinanza in maniera illegale. Ma nonostante sia lui l’artefice, accusa la trasmissione di La7 “Non è l’Arena”, di aver orchestrato la trappola.
Il vicepremier Luigi Di Maio lo aveva detto: “Quanti pensano di poter eludere i paletti previsti dal decreto sul reddito di cittadinanza stiano attenti perché scatteranno controlli severi della Guardia di finanza e non ci sarà pietà per nessuno”.
Ma ciò che più fa restare perplessi è il fatto che il soggetto in questione è Sandro Russo, un consigliere comunale del Pd a Monreale che al Giornale.it cerca di fornire la propria versione dei fatti.
“Sono stato raggirato e sto valutando una querela – tuona Russo – il giornalista si è qualificato come un collega della Cgil che voleva parlare del reddito di cittadinanza.
Al Caf vengono ogni giorno decine di persone a chiedere informazioni e a tutti noi diciamo di rivolgersi ai patronati. Il giornalista si è presentato come un collega del Cgil che chiedeva un approfondimento su come ci stavamo muovendo noi come Caf.
Non parlavo quindi con un utente ma con una persona che ha chiesto dei chiarimenti e nel montaggio del servizio video sembra che io dia dei suggerimenti su come aggirare i paletti quando invece, racconto tutte le falle del sistema. Non ho nessun interesse a consigliare come eludere le regole del reddito di cittadinanza”.
La Cgil intanto, prende la distanza e promette di avviare una procedura disciplinare contro il dipendente del Caf sospeso in via precauzionale. “Comportamenti personali contrari ai valori della Cgil – dicono i segretari generali di Cgil Sicilia e Cgil Palermo Michele Pagliaro ed Enzo Campo – e alle modalità operative che fanno dei nostri servizi ai cittadini dei servizi di eccellenza, non possono e non saranno tollerati soprattutto quando questi vanno contro la legge.
Il neo segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha rincarato la dose. “La persona è stata sospesa cautelativamente e sono aperte tutte le procedure per verificare il comportamento. Se il comportamento è in contrasto con la posizione e i valori della Cgil si prenderanno i provvedimenti del caso”.