I pentiti del Pd ora avanzano la richiesta a Grillo: “Vogliamo un alleanza con il M5S.”
Un vero affondo con le parole di Cuperlo che ammette di aver sbagliato tutto. E l’attacco finale al Carroccio.
Alcuni scontenti piddini infatti si fanno avanti e chiedono le attenzioni di Beppe Grillo. Come dire, piangono sul latte versato.
Leggiamo cosa riporta Il Giornale:
Dunque c’è un piccolo grande segreto di Pulcinella, nel serpe tentatore che sbuca d’ogni scrivania del Nazareno ammiccando alla mela del peccato: l’innominabile voglia piddina di diventare la «sesta» stella di Casaleggio (in fondo a destra, questo è il cammino/ e poi dritto fino al mattino/poi la strada la trovi da te).
Se Salvini punta smodatamente a incarnare l’intera anima del centrodestra, senza rendersi conto che è proprio il suo radicalismo a ostacolarlo, Luigi Di Maio di questi problemi non ne ha: si pone già, stabilmente, come un capo pidino 3.0.
Senza primarie, senza fanfeluche, senza impicci. Stesso elettorato, quello sul quale insistono Cinquestelle e Pd; competition is competition, è questo in realtà il motivo che impedisce a un politico cui è rimasto solo il fiuto animale, come Renzi, di scendere a patti con chi gli ha rubato l’elettore dal piatto.
A parlare di una speranza per una riconciliazione con il Movimento 5 Stelle è Cuperlo. Lui, che Martina non ha considerato nel nuovo schema centrale della nuova formazione dem.
Ora il “pentito” chiede la grazia e ritorna sui suoi passi, temendo che l’alleanza dei pentastellati con il Carroccio diventi sempre più compromessa.