L’accoglienza è solo un business. Ecco sfamate le coop che oggi si lamentano.

Non c’è più guadagno. Ecco perché ora tutti si lamentano per l’accoglienza bloccata.

Un resoconto di come sta andando l’accoglienza, mette in evidenza il malcontento delle coop in Italia.

Leggiamo Il Giornale:

L’accordo per “un’accoglienza rispettosa dei diritti e delle persone accolte e dei lavoratori” porta in calce la firma delle sezioni emiliane di Legacoopsociali, Confcooperative e Agci Solidarietà.

Dopo aver riaffermato i “principi inalienabili di solidarietà, rispetto e promozione” senza discriminazioni, le associazioni criticano i tagli voluti dal Viminale che hanno portato i costi a migrante da 35 a 20 euro al giorno.

Per farlo è stato rivisto il capitolato delle gare di appalto per “la fornitura di beni e servizi per la gestione e il funzionamento” dei centri di prima accoglienza. L’obiettivo del ministro era (ed è) quello di eliminare “sprechi” biasimati anche dalla Corte dei Conti, garantendo però “i servizi primari e la dignità della persona secondo le regole europee“.

Il taglio dei benefici provocato dal ministro dell’Interno ha tutto un suo scopo. E le coop non sono per niente d’accordo.

Ora gli imprenditori delle coop migreranno tutti all’estero?

Fonte: ilgiornale

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