Migranti in strutture fatiscenti e il centro sociale mangia soldi pubblici. Sequestrato tutto, Salvini esulta.
Edifici fatiscenti e pericolanti accolgono immigrati a Caserta, dove prima si trovava un “ex Canapificio” e ora sorge un centro sociale.
Le condizioni igienico sanitarie sono carenti e la procura di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di sequestrare la sede del centro, operazione registratasi grazie all’azione dei Carabinieri del nucleo investigativo di Caserta.
Matteo Salvini ha subito espresso la sua soddisfazione: “La pacchia è finita!”, ha esultato.
I capannoni erano molto frequentati, sia perchè lì venivano svolti alcuni corsi dello Sprar di Caserta, sia perchè gli immigrati ricevevano anche assistenza legale. Pertanto il sequestro è avvenuto anche per tutelare l’incolumità di tutte le persone che si recavano ogni giorno nei capannoni della struttura di viale Ellittico.
Nonostante la convenzione del centro fosse scaduta da tempo, esso gestiva uno dei progetti “Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati” più grandi d’Italia con la benedizione della Giunta di sinistra guidata dal piddì Carlo Marino.
E il ministro degli Interni retoricamente si chiede: “Ma come? Il centro sociale incassava fior di soldi pubblici per l’assistenza dei ‘fratelli immigratì e non ha mai fatto manutenzione?”.
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Fonte: IlGiornale