I MAFIOSI CONTAVANO SU DI LUI: era un pezzo grosso di ‘Cosa Nostra’ il deputato PD arrestato ieri
Sono 25 le persone arrestate nell’operazione antimafia condotta nella mattinata del 5 marzo a Trapani. Tra loro un ex deputato della Regione Sicilia: si tratta di Paolo Ruggirello, in passato di centrodestra ma entrato nel Pd nel 2015. È accusato di associazione mafiosa. Arrestata anche l’ex assessore comunale di Trapani Ivana Inferrera, indagata per voto di scambio politico-mafioso.
Secondo gli inquirenti, i due politici si “offrivano” ai mafiosi, proponendosi come “punti di riferimento” per i clan e arrivando, in alcuni casi, addirittura ad affidare loro la gestione della campagna elettorale. Ruggirello, 52 anni, trapanese, eletto all’Ars due volte, è stato deputato questore. Si è candidato alle ultime elezioni politiche ma non ce l’ha fatta. Gli inquirenti sostengono che gli indagati avrebbe partecipato a “riunioni riservate” anche con persone ritenute vicine al boss Matteo Messina Denaro.
“Ruggirello – ha spiegato in conferenza stampa il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi – ha rappresentato il ponte tra la mafia e le istituzioni, al punto tale da avere offerto somme di denaro per ottenere aiuto per le elezioni 2017. Fatta salva la sua presunzione di innocenza. Il Gip lo ha ritenuto un vero e proprio referente politico dell’organizzazione mafiosa, aiutato nel suo percorso elettorale fin dal 2008.
Un cambio promesse di incarichi e promesse di posti di lavoro”. I componenti dell’associazione, ha continuato Lo Voi, “Si sono attivati per raccogliere voti prescindendo dall’ideologia. Siamo in presenza di un appoggio elettorale che è stato offerto nei confronti di soggetti candidati nell’uno e nell’altro schieramento politico, in particolare alle ultime regionali. E lo hanno fatto per i loro scopi: creare contatti con soggetti politici per sfruttare poi il ruolo ottenuto”.
L’ex deputato, ha spiegato Lo Voi, “è accusato di partecipazione all’associazione mafiosa, 416 bis secco, il gip accogliendo le nostre richieste lo ha ritenuto referente dell’associazione mafiosa. Veniva anche informato anche delle posizioni giudiziarie dei suoi interlocutori e ottiene anche aiuti per le sue questioni personali e sentimentali e in cambio promette aiuto per gli appalti regionali. Ruggirello avrebbe rappresentato, sono sempre parole del gip – ha affermato Lo Voi – il ponte tra la mafia e le istituzioni al punto di avere offerto somme di denaro per ottenere voti alle elezioni del 2017″.
Inferrera, 55 anni e una laurea in Conservazione dei beni culturali, è stata direttrice del museo della preistoria e nel 2013 è stata nominata assessore alle Strategie di sviluppo, alle politiche sociali e al Turismo del Comune di Trapani.
La notizia dell’arresto è stata commentata anche dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra. “Buongiorno con ‘Scrigno’, operazione Dda Palermo che arresta in quel di Trapani e provincia per mafia 25 ‘meschini’. Fra cui anche ex deputato regionale Pd Ruggirello, perché prendeva voti dai mafiosi arrestati. Schifo! Ma quando lo Stato reagisce, c’è da esser orgogliosi”.