“Cominci male”. Affari Tuoi, Stefano De Martino fa infuriare i fan di Amadeus

La rivoluzione in Rai è partita. E porta il volto di Stefano De Martino . Il conduttore napoletano erediterà un pesante testimone da Amadeus alla guida di Affari Tuoi. Nelle ore scorse è andato in onda il primo promo della nuova stagione (che partirà con molta probabilità il 2 settembre), ma un particolare è saltato subito all’occhio ed i commenti fioccati. L’annuncio del nuovo incarico era arrivato lo scorso maggio.

De Martino sarà impegnato per la Direzione Intrattenimento Prime Time nelle fasce pregiate di Rai1 e Rai2. L’ Amministratore Delegato Roberto Sergio e il Direttore Generale Giampaolo Rossi colgono l’occasione per esprimere i complimenti all’artista per gli ottimi risultati raggiunti in questa stagione”, si leggeva in una nota.

Stefano De Martino, la nuova edizione di Affari tuoi in partenza il 2 settembre

Non solo Affari Tuoi, però, nel futuro del conduttore 34enne, tanti infatti sono i progetti all’orizzonte, tra cui anche un ruolo in Tale e Quale Show, dove sarà quarto giudice a rotazione. Insomma, una stagione molto impegnativa. Intanto ieri, come detto, è iniziato a circolare il primo spot della nuova edizione, “Dottore pronto, sì, la Rai ha accettato il cambio. Io la ringrazio e vado avanti, arrivederla”, dice De Martino.

Un particolare, come detto, è stato immediatamente notato: un telefono vecchio stile a differenza del cellulare iconico di Amadeus. Un ritorno al passato che apre ad un serie di novità. Le parole di De Martino, tuttavia, non sono piaciute tutte. Il riferimento al ‘cambio accettato dalla Rai’, ha fatto storcere il naso ai fan più duri di Amadeus.

“Penso che le parole abbiano un peso e che si potevano usare altre parole senza dare del pacco a Amadeus”, si legge. E ancora: “Partiamo con il piede sbagliato, la Rai di questo periodo non si smentisce. Basta dare uno sguardo al crollo di ascoltatori dei telegiornali, del resto, per capirlo. Spoiler: per chi non lo sapesse, quasi un milione di telespettatori in meno”.

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