Mattarella, c’è puzza di golpe! I padroni premono il Quirinale per far saltare Salvini: il business dei clandestini non può fermarsi
Contrordine al Colle, Sergio Mattarella preferisce Luigi Di Maio. Girano voci angoscianti nel bollettino settimanale sulla crisi di governo “varia ed eventuale”.
Dopo un periodo di forti tensioni con il leader del Movimento 5 Stelle, secondo ItaliaOggi il presidente della Repubblica starebbe valutando con maggior favore l’ipotesi di un ribaltone con un’alleanza horror tra Pd e M5s a Palazzo Chigi.
A pesare a favore di Di Maio, nonostante drammatici passi falsi (dalla goffa richiesta di impeachment al caos causato con la Francia, sarebbero le posizioni sui migranti di Matteo Salvini, un pugno allo stomaco per “Mattarella, sostenitore della più bergogliana accoglienza”. Dopo le Europee ci si prepara a un terremoto.
A destra, con l’avanzata sovranista della Lega che con ogni probabilità diventerà nei fatti il partito con il maggior consenso nella compagine di governo. Ma pure a sinistra, con Nicola Zingaretti prossimo segretario del Pd e decisamente più incline, al di là dei dinieghi imbarazzati, a trattare con i 5 Stelle se soprattutto sarà il Quirinale a chiederlo “per amor di patria”. Attenzione, però.
Se l’alleanza tra Di Maio e Lega saltasse (come suggerirebbero gli scricchiolii di questi giorni) potrebbe anche spuntare “qualche altra soluzione, cosiddetta tecnica, guardando alle centinaia di parlamentari, di ogni colore politico, che a tutto sono pronti, meno che a lasciare il posto”.
A far propendere per il voto anticipato però, oltre alla spinta di Salvini, c’è una semplice domanda: “Quale esecutivo sarebbe così suicida da assumersi l’onere del bilancio 2019, senza un voto alle spalle, con una manovra valutabile in più decine di miliardi?”.