Inviati dell’Onu vengono qui e ci condannano: Salvini massacrato per Ong e Saviano. I dettagli.
Gli Special rapporteurs dell’Onu sono piombati in Italia e hanno sentenziato: l’Italia “viola i diritti umani” e “gli obblighi internazionali”.
Gli inviati dell’Onu dicono proprio così: “Riconosciamo il ruolo importante ed esemplare che l’Italia ha giocato salvando i migranti in mare negli ultimi anni”.
Ma c’è un “ma”: “Crediamo che queste circostanze non possono essere usate come una giustificazione per violare i diritti umani dei migranti e mancare di rispetto agli obblighi internazionali”.
Chiaramente non potevano che scagliarsi contro il ministro degli Interni sulla questione migranti. E nella relazione degli esperti delle Nazione Unite si legge: “Diversi difensori dei diritti umani che difendono i diritti dei migranti sono stati anche sottoposti ad attacchi verbali e minacce, in particolare sui social media”.
Di chi stanno parlando? Di Roberto Saviano, lo “scrittore e difensore dei diritti umani”, l’uomo “sotto la protezione della polizia da più di dieci anni per il suo giornalismo investigativo”, per l’Onu ha “ricevuto minacce verbali da parte del ministro dell’Interno relativo alla possibile perdita della protezione subito dopo aver espresso le sue critiche sulla politica anti-immigrazione del governo”.
Ipotizzare di rivedere le scorte, come spesso fa Salvini, sarebbe per l’Onu una minaccia verbale a Saviano.
Le dichiarazioni e posizioni del governo circa le Ong non sono piaciute all’Onu, che le ha considerate una campagna diffamatoria che ha portato “a una drastica riduzione delle donazioni pubbliche e private, che sta presumibilmente influenzando la loro operabilità sia in mare (ricerca e salvataggio operazioni) e a terra (fornendo protezione e assistenza salva-vita a migranti), aumentando le vulnerabilità dei migranti alla tratta e ad altre forme di sfruttamento”.
E dulcis in fundo, arriva la stangata sul decreto sicurezza di Salvini:
“Inoltre abbiamo anche ricevuto informazioni riferite alle implicazioni negative del applicazione del nuovo decreto sull’immigrazione e la sicurezza sui diritti di migranti, comprese le vittime o potenziali vittime della tratta di persone”.
Fonte: IlGiornale