I giudici obbligano l’Inps a (s)vendere gli immobili a un terzo del prezzo
I giudici della Corte di Cassazione hanno ordinato all’Inps (della Lombardia) di mettere in vendita alcuni suoi immobili di proprietà a un terzo del prezzo di mercato.
Insomma, a svendere le proprie case.
Il caso più eclatante a Bergamo, dove alcuni appartamenti in centro città sono stati (s)venduti a 1.200 euro il metro quadro, quando di norma la media si aggira oltre i 3mila euro.
Un caso assurdo, riportato dal Corriere della Sera, che racconta di una sentenza – arrivata dopo ben dodici anni… – in cui gli ermellini hanno statuito che l’Inps deve vendere una trentina di appartamenti a 1.253,17 euro al metro quadrato agli inquilini che avevano promosso la causa nel “lontano” 2005.
Il basso, bassissimo prezzo per evitare disparità con altri condòmini che nel 2002 avevano potuto acquistare a 1.100 euro al metro venticinque immobili, grazie a un’asta dell’Inpdap (l’istituto pensionistico per i dipendenti dell’amministrazione pubblica) che era partita da una base di appena 997 euro.
Insomma, tutte cifre – quelle di oggi e quelle di allora – molto al di sotto dei reali valori del mercato immobiliare.
il giornale.it