Milano, è record di clandestini “E i crimini sono in aumento”
La Lombardia al primo posto per la presenza di stranieri (la maggior parte in regola, ma molti sono anche i clandestini) e per l’accoglienza.
Con notevoli conseguenze negative, sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato con un’ampia indagine, sul fronte della criminalità. «La chiusura dei porti – dichiara l’esponente di Fdi – e la conseguente diminuzione dei flussi migratori risulterà positiva sicuramente per la nostra regione, ostaggio ancora oggi delle politiche scriteriate di accoglienza dei governi di centrosinistra passati».
De Corato fornisce dati di Istat, Orim (Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità), commissioni parlamentari, Viminale. «È doveroso – aggiunge – guardarsi indietro e vedere quanto un fenomeno non controllato e spesso foraggiato, aiutato e sponsorizzato, abbia nuociuto alla nostra regione». E sull’accoglienza: «La Lombardia è sempre riuscita a essere inclusiva, riuscendo a far sì che il cittadino straniero avesse le stesse possibilità del cittadino italiano a livello di assistenza, opportunità lavorativa, di casa e di studio. Ancora oggi questi principi sono garantiti, è innegabile però che la forte pressione di immigrazione irregolare ha creato un forte problema».
L’analisi prende in considerazione il fenomeno migratorio nella regione dal 2016 ad oggi. La Lombardia è la prima in Italia per presenza di cittadini stranieri. Sono 1.139.463, quasi il doppio rispetto al Lazio che ne ha 662.927 (dati Istat al primo gennaio 2018). A questo numero vanno aggiunti i 122mila clandestini stimati da Orim e Polis Lombardia (l’8% della popolazione straniera). La popolazione di irregolari è prevalentemente maschile: gli uomini sono 72mila e 500, le donne 39mila e 300. Numericamente guidano la classifica quelli provenienti dal Marocco, seguiti da egiziani e albanesi.
La Nigeria ha in Lombardia venti irregolari ogni cento regolari, segue il Gambia con una percentuale del 18 per cento. Per quanto riguarda i reati, su un totale di 125.351 crimini denunciati in regione nel 2016 quelli commessi da stranieri sono stati 52.355: il 41,8 per cento. In rapporto al numero dei residenti, il tasso di delittuosità per gli stranieri è 5,6 volte superiore a quella degli italiani. Un’incidenza più evidente per alcuni reati, come sfruttamento della prostituzione, traffico di droga e di esseri umani, furti in abitazione, violenze sessuali.
In provincia di Milano, secondo l’Asst, sono ospitati nelle strutture 4.401 richiedenti asilo. Nella sola Milano sono 2.290: 59 donne, 1.875 uomini, 117 minori. Il costo totale è di circa 29 milioni 255mila euro. Un ultimo aspetto sottolineato dall’assessore alla Sicurezza: a due anni dal decreto Minniti che ha introdotto il Daspo urbano il provvedimento a Milano è fermo al palo (se si esclude l’applicazione nelle infrastrutture del trasporto pubblico). A Sesto San Giovanni ne sono stati emessi già 400.