Luigi Di Maio, il delirio sul decreto manomesso? Nel mirino gli uomini di Giovanni Tria: chi vuole far fuori

Delirio e figuraccia. Si può sintetizzare così il sabato di Luigi Di Maio, il quale ha parlato di “complotto delle lobby” che avrebbero manomesso la relazione tecnica al decreto dignità. Una “manomissione” che sarebbe stata compita dal ministero dell’Economia di Giovanni Tria. Ma dietro al delirio di Di Maio, sottolinea Repubblica, c’è un obiettivo ben preciso: il fortino di Tria, appunto, dove la squadra del ministro cerca di salvare l’Italia dalle follie economiche grilline. Insomma, nel mirino ci sono i tecnici del ministero, in primis il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, provenienza Bankitalia. Dunque, un secondo nome è nel mirino dei grillini: quello di Roberto Garofalo, capo di gabinetto ereditata da Pier Carlo Padoan. Ex magistrato, ha ottimi rapporti con il Quirinale ed è assolutamente indigesto per i grillini e Di Maio.

 

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