Grazie a Salvini, chiude il centro accoglienza. Migranti trasferiti in massa. Pd e parroco in rivolta.
Arrivano i primi effetti del decreto sicurezza voluto dal Ministro degli Interni, Matteo Salvini. Oggi nel Cara di Castelnuovo di Porto, comune alle porte della Capitale, è iniziato il trasferimento dei circa 300 migranti ospitati nel centro.
I trasferimenti non sono piaciuti al sindaco e associazioni varie. Il primo cittadino Riccardo Travagliniha infatti dichiarato: “In 24 ore è stato smantellato quanto di buono era stato fatto in questi anni. La chiusura del Cara significa anche la perdita dei 107 posti di lavoro offerti dalla cooperativa Auxilium, che gestisce la struttura.
Fra poche ore decine di persone si troveranno a girovagare per le strade di provincia a due passi da Roma, in pieno inverno: questa non è sicurezza. I bambini e gli adulti verranno confinati, senza aver consentito loro nemmeno di salutare i compagni di classe, i compagni di squadra o i nuovi amici del paese alcuni sono titolari di permessi di soggiorno, altri senza carta d’identità”.
A schierarsi con i migranti è anche il parroco, padre Josè Manuel Torres, che all’agenzia Sir si è detto dispiaciuto e preoccupato. “Chiediamo che non vengano trattati come bestiame”, ha detto il sacerdote della parrocchia di Santa Lucia, da dove è partita una marcia silenziosa di giovani, sindacati e associazioni, che si concluderà proprio davanti alla sede del centro di accoglienza.
“Vogliamo esprimere solidarietà a questi poveri ragazzi, non sappiamo dove andranno a finire almeno 200 persone”, ha detto padre Torres, esprimendo scetticismo rispetto al decreto sicurezza. “Ci preoccupano molto gli effetti su coloro che non hanno ottenuto lo status di rifugiati e hanno i permessi umanitari in scadenza, dove andranno?”, si chiede il religioso, mentre le proteste corrono anche sui social.
Anche il Pd è intervenuto sulla vicenda tramite alcuni dei suoi parlamentari. 25 i senatori Dem che presenteranno un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla chiusura del centro.
Molti hanno messo in discussione le tempistiche dei trasferimenti. Ma il prefetto di Roma, Paola Basilone, ha chiarito che erano previsti da mesi: “Era tutto programmato, il ministero ha dato ordine di trasferire 300 migranti. Il contratto di gestione, che è già stato prorogato cinque volte, scade il 31 gennaio.
Il piano di svuotamento del centro disposto dal ministero va nella direzione della conclusione del rapporto, prorogato ad aprile scorso, con la cooperativa Auxilium”.
Interviene anche il vicepremier Salvini che dice: “Chiudiamo una struttura ormai sovradimensionata, risparmiamo il milione di euro del contratto di affitto e i cinque milioni della gestione annua”.
Più chiaro di così!
Fonte: Il Giornale