Psicanalisti pro migranti scrivono a Mattarella: “Cresce razzismo”

Gli psicoanalisti membri della Spi (Società psicoanalitica italiana) lanciano l’allarme sulla drammatica condizione degli stranieri presenti in Italia, e scrivono una sentita lettera al presidente Sergio Mattarella.

Ancora una volta, dunque, si torna a parlare del Dl sicurezza e dei suoi effetti, considerati dannosi dai 618 firmatari della missiva. “Grazie allo specifico sapere psicoanalitico è stato possibile fornire un contributo clinico scientifico”, esordiscono gli esperti nella lettera riportata da “Huffingtonpost”. Parlando di un vero e proprio “lutto migratorio”, gli psicoanalisti si prodigano a spiegare quante diffocoltà siano costretti ad affrontare gli extracomunitari che arrivano nel nostro Paese. Gli stranieri, infatti, vivono in una costante situazione di disagio e di sofferenza, dovuta anche allo sradicamento dalla loro terra. Una circostanza inaccettabile per gli psicoterapeuti, che si sentono dunque in dovere di denunciare. “La situazione, da tempo critica, si è drammaticamente aggravata dopo l’approvazione del ‘Dl Sicurezza’ che, contrariamente al termine ‘sicurezza’, sta già rendendo la condizione dei migranti e quella italiana, sempre più ‘insicura’”.

Ebbene sì, continuano gli esperti. Con l’applicazione del decreto e la chiusura degli Sprar vengono infatti meno i valori della convivenza e dell’integrazione, con conseguente disagio per tutta la società. “L’accoglienza e la convivenza possono essere prove difficili quanto l’esilio ed è per questo che vanno sostenute attraverso politiche e azioni sociali, evitando che si radicalizzi quel cieco rifiuto che si sta attivando”. Abolire gli Sprar, inoltre, significa “cancellare ogni possibilità di dare dignità alle persone sostenendo il loro legittimo diritto di aspirare ad una vita migliore e alla salute. La nuova legge rende impossibile l’integrazione dei migranti, esponendoli ancora una volta al rischio di umiliazioni e sofferenze psichiche profonde e disumane. Non riconoscere più il permesso di soggiorno per motivi umanitari è disumano!”.

Gli attacchi sono pesanti, e la lunghissima lettera prosegue.“Gestire il fenomeno migratorio come una pura questione di ordine pubblico è segno di pericolosa miopia”. Gli psicoanalisti, che hanno operato nelle varie strutture di Milano, Roma, Genova, Bologna, Trieste, Caserta e Venezia, passano dunque a raccontare le attuali condizioni degli ormai ex ospiti.“Diventati fantasmi, privati di tutto, uomini e donne che restano esposti al pericoloso circuito vizioso alimentato dalla condizione di bisogno estremo, vulnerabili e inermi, assoggettabili a contesti delinquenziali che possono spingerli/costringerli verso comportamenti anti sociali”.

Dopo aver difeso le Ong che recuperano gli stranieri in mare, gli esperti passano a parlare dei rimpatri, giudicati “semplicemente impossibili”, dato che non vi sono accordi sicuri con i paesi di provenienza. Attaccata anche la decisione di chiudere i porti, che ha provocato un aumento di morti in mare. Un’affermazione, quest’ultima, fornita senza tuttavia alcun dato. “È gravissimo che l’Italia non abbia partecipato al Global Compact”, continuano. “Non possiamo accettare il razzismo crescente che sfocia in atti di cui una nazione civile dovrebbe vergognarsi. Non siamo disposti a vedere una parte dell’Italia abbracciare xenofobia e razzismo. Ci rivolgiamo a Lei, signor Presidente, affinché questo appello abbia ascolto”.

il giornale.it

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