Sgarbi sul taglio dei vitalizi: ‘Fasullo, si vergognino’
Vale per la Camera ma non vale per il Senato. E i ricorsi alla Corte Costituzionale ridicolizzeranno questa riforma fasulla”.
Così Vittorio Sgarbi sul taglio dei vitalizi intervenendo a L’Aria che Tira su La7.
Questa misura, ha spiegato, “un presidente del Senato che rispetta la Costituzione non vuole gli appelli”.
Se questo accadrà entro il primo novembre – ha aggiunto Sgarbi – sarà bene che la Casellati continui nella sua resistenza a dire che un deputato è di una categoria e un senatore di un’altra. Non è democrazia. E’ demagogia”.
Il critico d’arte ha anche detto che il taglio dei vitalizi non gli riguarda in quanto è parlamentare e resterà in parlamento “altri vent’anni”.
E si è chiesto: “Vi rendete conto che è soltanto demagogia e vale per gente che ha 80-85 anni? Li rimetti a lavorare?”
Sgarbi ha poi affermato che “molte cose potremmo rimpiangere e quindi sarà una forma di pentimento ma quello su cui mi pongo una questione di ordine dialettico è questa: abbiamo passato una legislatura in cui fino all’ultimo momento Richetti, inseguito dai 5Stelle, ha proposto una legge che non è arrivata al provvedimento finale al Senato e comunque non è stata votata perché è finita la legislatura”.
“Quindi arrivano questi fenomeni – ha proseguito – e scoprono che noi siamo tutti cretini e che non occorreva una legge. E quindi quel Richetti era un fesso e quelli che stavano in Parlamento a discutere dei poveretti. Bastava che si mettesse d’accordo Fico con i suoi, insieme alla sua colf, che è una che ha tutte le garanzie che uno vorrebbe dalla colf del presidente della Camera, il quale nella sua suprema moralità, e come suo obiettivo politico assoluto, fa questa prova di autonomia del Parlamento”.
“Se la Corte Costituzionale – ha concluso Sgarbi – misurerà la follia di questi comportamenti faranno la figura di quello che sono: ignoranti come capre”.