“Pensano ai 47 migranti. Ma i terremotati sommersi dalla neve, li hanno abbandonati?” Le parole taglienti di Bechis.
Franco becchi e i terremotati. Come dargli torto. La triste verità è che quegli italiani sono stati lasciati al loro destino.
Promesse su promesse. Già dal governo Renzi non si parlava che di ripresa, riassetto del territorio, ricostruire dalle macerie. Poi oggi si parla allo stesso modo, ma intanto, il sindaco Palombini di Amatrice e i suoi cittadini vivono soli contro tutto il sistema che li circonda.
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E ancora di più l’ amarezza e ormai la totale sfiducia nelle istituzioni che unisce popolazioni entrate nel terzo anno di emergenza e che in questo tempo al massimo hanno trovato riparo sotto un tetto provvisorio in molti casi pericolante dai primi giorni e non in grado di resistere negli anni.
Una sfilza di comizi, di rassicurazioni, di promesse che «adesso si parte» a cui non è seguito né con il primo né con il secondo né con il terzo governo assolutamente nulla. Anzi, in qualche caso passando dall’ uno all’ altro sono saltati dalla padella alla brace.
E in gran parte si sono stufati di attendere qualcosa che non arrivava, trasferendosi grazie all’ aiuto di parenti in altri paesi lontani dalle zone terremotate e provando a ricostruirsi così una vita, visto che nella propria terra di ricostruzione non si è vista traccia in tutto questo tempo e probabilmente non se ne vedrà quasi mai.
Finanziamenti stanziati dai tedeschi, ma nessuna gru si è mai presentata ad Amatrice. prima di Natale sembrava che qualcosa volesse cambiare, ma anche a distanza di poche ore dall’inizio della ricostruzione è svanito tutto in una bolla di sapone.
I migranti al centro di tutto. Gli italiani aspettano ancora che gli venga fatta giustizia.
Fonte: liberoquotidiano