Diciotti, i 5 Stelle si spaccano Toninelli: “Processino pure me”
L’autorizzazione a procedere chiesta dal Tribunale dei Ministri per il caso Salvini-Diciottiagita (e non poco) il Movimento Cinque Stelle.
La linea di Di Maio è chiara: “Il Movimento voterà sì”. Ma attenzione: la lettera di questa mattina del ministro degli Interni al Corriere in cui ha affermato che il “processo non va fatto e che va negata l’auotrizzazione a procedere”, cambia le carte in tavola. E il Movimento Cinque Stelle comincia (timidamente) a correggere il tiro. In questo quadro vanno sottolineate le parole di Emilio Carelli (M5s) ad Agorà: “Dopo le ultime posizioni di Salvini, le condizioni sono cambiate: nel Movimento 5 Stelle esiste una prassi, si vota sì all’autorizzazione a procedere. Ma quella della Diciotti è stata una decisione collegiale che ha investito tutto il Governo. Credo che Conte e Di Maio dovrebbero autodenunciarsi”. Parole chiare che segnalano un cambio di rotta all’interno del Movimento. “Dobbiamo riflettere bene se votare sì o no all’autorizzazione per Salvini”, ha ribadito Carelli.
E sul caso Diciotti arrivano anche le parole del ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli: “Io sono come ministro dei Trasporti responsabile della navigazione, fino all’attracco. Salvini è responsabile della sicurezza sulla terra ferma. Sulla Diciotti la decisione la abbiamo presa insieme, io, lui, il presidente del Consiglio e tutto il Governo del Parlamento. Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il Governo. Se vogliono farlo diventare un processo al Governo ci siamo tutti”, ha affermato a Mattino 5. Resiste sulla linea del “sì” il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano: “È evidente che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato. Ma noi M5S siamo abituati a lavorare con la coerenza; abbiamo sempre detto che l’autorizzazione ai giudici va data, la diamo sempre, detto questo credo che Conte e Di Maio debbano essere parte del processo perchè le scelte fatte sull’immigrazione sono scelte collegiali del governo», del resto Di Maio «ha detto che andrà a testimoniare”, ha affermato a Radio anch’io. Insomma il voto sull’autorizzazione a procedere potrebbe creare non pochi problemi alla maggioranza. E gli scenari di questa vicenda potrebbero essere imprevedibili.
il giornale.it