La linea dura dei 5 Stelle: i migranti vanno in Olanda
È stata la domenica dei lunghi coltelli. Quelli ben affilati che il Movimento Cinque Stelle spinge sulla gola dell’Europa.
Ha iniziato nel pomeriggio Alessandro Di Battista. Ben rasato e ripulito, via magliette e calzoncini, ha ritirato fuori dall’armadio l’abito blu, la camicia bianca e la cravatta a pallini e si è presentato da Barbara D’Urso a Canale 5 live sparando fucilate contro l’Ue circa la vicenda Sea Watch: «Ci vuole coraggio. Io li farei scendere, li accudirei e poi li farei ripartire su un aereo verso Amsterdam». Per Di Battista occorre scuotere l’Europa anche causando un incidente diplomatico. «L’Ue – ha sottolineato il Dibba – se ne frega dell’Italia e finché non ci sarà un incidente diplomatico non si assumerà le sue responsabilità. Il problema è l’impoverimento dell’Africa. Gli africani devono stare a casa loro ma basta lo sfruttamento della loro ricchezza da parte degli altri Paesi come la Francia». Da grande statista e diplomatico qual è, si occupa anche del caso Diciotti e consiglia a Salvini di «rinunciare all’immunità evitando che il Parlamento si pronunci sulla richiesta della magistratura». «L’atteggiamento del M5s lo deciderà il capo politico del Movimento e i gruppi parlamentari. Comunque credo che difficilmente il M5s potrebbe permettersi di negare l’autorizzazione anche se si è trattato di una decisione condivisa da tutto il governo». Un sospiro di sollievo quando rivela che «non mi candido alle europee e non entro nel governo. «Per ora voglio andare in India, girare, fare reportage e vivere del mio lavoro. Voglio stare con mio figlio e la mia compagna». Per fortuna.
Ma poi arriva sera, e su La7, come ogni domenica appare Massimo Giletti che a Non è l’arena invita Luigi Di Maio. «Siamo impegnati su due cose – dice Di Maio confermando le parole del compagno Dibba – nel produrre i documenti per sequestrare questa imbarcazione e nel far arrivare in Olanda queste 47 persone. Il governo olandese è ambiguo, se Sea Watch non batte la loro bandiera lo dica, vorrà dire che è una nave pirata e come tale sarà sequestrata». Per non farsi mancare nulla il vicepremier risponde anche alle critiche del presidente francese Emmanuel Macron: «Non sono irrilevanti le nostre parole, Macron. Tu devi incominciare a decolonizzare quegli Stati che impoveriscono gli africani, che poi partono verso di noi. Nel prossimo consiglio europeo, se si parlerà di immigrazione, porteremo il caso della Cfa, il franco delle colonie, e di tutti quegli Stati europei che impoveriscono gli Stati africani».
A proposito di Salvini, sul caso Diciotti Di Maio fa da scudo all’alleato: «Se Salvini andasse a processo io sarei il primo ad andare a testimoniare che quella fu una decisione del governo. Il processo finirà con un nulla di fatto perché si trattò di una legittima decisione politica del governo. Si sta provando a scardinare il Movimento dalla Lega e far cadere il governo, è il gioco che si fa ogni giorno – ha sottolineato Di Maio, spiegando che se Salvini dovesse rinunciare all’immunità il M5s comunque non voterebbe contro – Che facciamo gli facciamo un dispetto e gli votiamo contro?». Figurati…
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