Medici africani sbarcano in Italia per estrarre organi su commissione Mafia Nigeriana
«Ci sono medici che espiantano organi ai vivi», «Qui sono presenti cliniche dell’orrore», «Qualcuno si è fatto togliere un rene per 5mila euro». È il racconto choc al quotidiano Il Mattino di Napoli (articolo di Mary Liguori)di Patty, una donna nigeriana, ex schiava del sesso, che oggi vive a Castel Volturno, comune in provincia di Caserta ad elevatissimo tasso di immigrazione, con 25mila residenti e si stima 15-20mila immigrati. In un mondo fatto di invisibili opera una mafia nigeriana spietata nei metodi e nei business. A Castel Volturno Sco ed Fbi indagano su un traffico di soldi lungo la rotta che unisce litorale domitio e Stati Uniti, denaro che probabilmente viene reinvestito nel principale affare della criminalità africana, il traffico di essere umani. Ma anche per la schiavitù sessuale e il traffico di organi.
Il racconto choc su cliniche dell’orrore e traffico di organi a Castel Volturno
Patty sbarcò in Spagna nel 2002. Pagò il suo conto con la mafia prostituendosi, poi scappò in Italia. E fino a poco fa il marito l’ha costretta a vendere il suo corpo anche qui, sulla Domitiana. Lei si è ribellata e lo ha fatto arrestare. «Non ho più paura di niente, mi hanno tolto i miei figli e tutto quello che so sulla mia gente lo racconto ai giornalisti e alla polizia», ha raccontato la donna al Mattino. Patty ha indicato una struttura dove vengono effettuati interventi chirurgici. «Qui c’è uno dei medici al servizio della mafia nigeriana. È una donna e si servono di lei anche per l’espianto di organi». Secondo la testimonianza, i nigeriani sono in grado di procedere a un’operazione delicata come l’espianto di un organo poi da vendere sul mercato nero. «C’è chi viene rapito e ucciso per gli organi, ma c’è anche chi si presta volontariamente», ha raccontato.
Il Mattino ricorda che da indagini è emerso che le vittime della tratta ai fini di traffico d’organi finiscono in cliniche estere, anche in Turchia e Nord Africa. Secondo Patty ci sono «cliniche degli orrori anche a Grazzanise, Villa Literno sul Litorale». «Conosco tre ragazzi – dice – che in cambio di 5mila euro si sono fatti espiantare un rene, ora vivono da queste parti». Gli stessi medici – secondo la testimonianza – si occuperebbero anche di recuperare la droga da persone che ingeriscono ovuli e poi stanno male.